Una circostanza che in Italia conosciamo fin troppo bene: quella dei rapimenti a fini di riscatto. Tuttavia non ci troviamo su suolo autoctono, ma in Messico, dove in questi ultimi anni, la povertà sta lasciando spazio a dilagante criminalità e efferati omicidi. Tutto parte da un macabro ritrovamento: nelle scorse ore le autorità hanno dovuto accertare la presenza del corpo senza vita e decapitato di una imprenditrice locale, Susana Carrera, rapita alcune settimane fa nello stato di Veracruz. Il cadavere è stato fatto ritrovare all’interno di una grossa borsa in un parcheggio nella città costiera di Coatzacoalcos.
Della donna si erano perse le tracce mentre andava a prendere i figli a casa di un’amica. Come accertato dall’inchiesta della polizia in base ad alcuni filmati delle telecamere di sorveglianza, i malviventi l’hanno caricata a forza in un’auto in strada e in pochi secondi si sono dileguati. Cosa è successo davvero a Susana? Nessuno lo sa con certezza ma sembra chiaro che dietro a questo agghiacciante omicidio ci sia una questione prettamente economica. (Continua dopo la foto)
In effetti, gli stessi rapitori avevano poi contattato la famiglia chiedendo un grosso riscatto di quattro milioni di pesos messicani, circa 180mila euro, che la famiglia però non è riuscita a raccogliere, come confermato dai legali. Secondo i media locali, sul corpo della vittima gli assassini hanno lasciato un messaggio che diceva che era stata uccisa proprio perché suo marito “voleva fare il duro e non voleva pagare” il riscatto. (Continua dopo la foto e il video)
La coppia era proprietaria di una piccola società di lavorazione di alluminio della zona ma non così ricca da poter raccogliere una tale somma in così poco tempo. Per questo non è chiaro il motivo per cui i rapitori abbiano preso di mira proprio la donna. Purtroppo il suo caso è solo l’ultimo di una serie di rapimenti nella regione che lo scorso anno ha fatto registrare il numero record di 49 episodi. Centinaia di persone vengono rapite ogni anno in Messico e i dati mostrano che il problema si sta aggravando. (Continua dopo le foto)
Un articolo su Vox ha provato a trovare una spiegazione a questo andamento concludendo che ha a che fare con la cosiddetta teoria della ‘democratizzazione del rapimento’: “Il crimine organizzato – scrive Rory Smith – come qualsiasi azienda di successo si adatta alle mutevoli condizioni del mercato”. E quella dei sequestri di persona sembra essere diventata una “strategia commerciale che è cresciuta soprattutto negli ultimi dieci anni”.
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Ultima modifica il 22-02-2019 alle ore 13:07/