“Fede è per te…” Una rosa rossa sul suo banco nel giorno della maturità. E la paura per il giorno più temuto si scioglie in un lungo abbraccio per un angelo tornato in cielo troppo presto


Una rosa sul banco insieme a un biglietto. Il simbolo di chi c’era e non dimentica. Perché Federico era speciale e chi l’ha vissuto sulla propria pelle lo sapeva bene. Simpatico, solare, sempre pronto a dare una mano. Un solco scavato nel cuore dei compagni di scuola che non dimenticano quei giorni passati e quel lampo che gli ha spezzato la vita per sempre. Federico avrebbe fatto la maturità quest’anno.Federico non farà la maturità perchè è morto 5 anni fa, quando aveva appena 14 anni, portato via da un aunerisma.
Così i suoi compagni, durante le prove degli esami di Stato, nell’Istituto alberghiero “A. Moro” di Santa Cesarea Terme, lo hanno voluto ricordare. La sessione di esami degli oltre 200 ragazzi di quinta classe, suddivisi nelle varie specializzazioni di enogastronomia, sala e vendita, sala bar, accoglienza turistica e pasticceria, è cominciata con l’omaggio all’amico scomparso improvvisamente cinque anni fa, aveva appena finito di vedere in tv la partita Real Madrid – Juventus, poi un malore. (Continua dopo la foto)



Un’aneurisma improvvisa che non ha spento la luce di Federico. Nelle due prove dell’esame di Maturità, in occasione di questo importante traguardo, il loro pensiero è andato proprio a Federico che aveva deciso di continuare gli studi iscrivendosi alla classe 1 sezione E della scuola superiore cesarina, dopo aver terminato la scuola media. «Nonostante il tempo passato, ovvero cinque anni, una persona importante rimane dentro di noi! – si poteva leggere nel biglietto firmato da Marta a nome di tutta la classe -. (Continua dopo la foto)






Vorremmo tutto come prima ovviamente, a quando eri con noi al nostro fianco…. Sono giunta alla Maturità e continuerò a realizzare i miei sogni, relativamente a ciò che è irraggiungibile. Sei il mio Campione, non ti ferma più nessuno, realizza anche tu il tuo sogno!».Il mattino dopo quel 23 ottobre, la notizia del ricovero in ospedale del 14enne arrivò nella scuola di Santa Cesarea e la preoccupazione di amici e professori andò aumentando col trascorrere delle ore, fino al triste epilogo giunto intorno a mezzogiorno. (Continua dopo la foto)



 


Fu convocata subito un’assemblea di istituto straordinaria per discutere il da farsi per ricordare l’alunno, anche il preside Paolo Aprile volle unirsi e volle mandare un commosso pensiero ai suoi familiari. Mamma e papà donarono gli organi di Federico. L’ultimo gesto d’amore di un angelo tornato in paradiso.

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