Ha un’erezione per 3 mesi ininterrotti e muore: la verità è choc puro


Un medico di 81 anni ha avuto un’erezione di 3 mesi. L’uomo, un australiano che ha preferito rimanere anonimo, come riporta il Daily Mail che ha raccontato la sua storia, per tutto il tempo della sua anomala “erezione” non ha fatto nulla, pensando che fosse una cosa passeggera. Si è iniziato a insospettire e preoccupare quando l’erezione è diventata dolorosa e gli ha provocato problemi mentre urinava. A quel punto è andato in ospedale dove ha scoperto la verità: la sua non era una vera e propria erezione ma un cancro alla vescica. I medici gli hanno detto che il cancro era molto grave e che si era diffuso ai tessuti circostanti nell’addome e nei genitali. Ma come è possibile che gli sia successa questa cosa?

Il cancro, come si legge sul Daily Mail, può causare priapismo, ovvero un’erezione persistente e dolorosa. Accade se le cellule tumorali crescono in modo da intrappolare il sangue in parti del pene che lo fanno restare eretto. Continua a leggere dopo la foto



Un esperto ha aggiunto che l’uomo probabilmente non ha avuto un’erezione normale: il pene, a suo avviso, sarebbe diventato anche solido, cosa che nelle erezioni normali avviene solo in parte. In un caso come l’uomo australiano della storia, l’erezione poteva diminuire solo se fosse stato trattato il cancro che la provocava. Ma per l’uomo che ormai era praticamente allo stadio terminale, non era più possibile rimuovere tutte le cellule tumorali. Continua a leggere dopo la foto






L’uomo, poco dopo, è morto. Basti pensare che un’erezione che dura più di quattro ore è già considerata priapismo ed è un’emergenza medica. Cosa la provoca? L’uso di farmaci antidepressivi, l’uso di droghe o una malattia del sangue. Il priapismo maligno, che è secondario al cancro, ha esiti negativi. Il dottor Ryan Pereira del Princess Alexandra Hospital di Woolloongabba, nel Queensland, ha detto che l’anziano è andato in ospedale per un problema “secondario”: non aveva urinato da 15 ore. Nelle ore precedenti, quando aveva urinato, aveva notato del sangue nelle sue urine. E il sangue nelle urine è proprio uno dei sintomi più tipici del tumore alla vescica. Continua a leggere dopo la foto



 


Il tumore della vescica è causato da cellule tumorali che proliferano nel rivestimento della vescica o del muscolo dell’organo. Il tumore della vescica rappresenta circa il 3% di tutti i tumori e, in urologia, è secondo solo al tumore della prostata. Come riporta il sito dell’Airc, è più comune tra i 60 e i 70 anni ed è tre volte più frequente negli uomini che nelle donne.

Tornando all’uomo della storia, i medici dopo averlo visitato, si sono accorti che aveva una testa del pene molto tesa ed è emerso che aveva un tumore molto raro chiamato carcinoma uroteliale plasmacitoideo. L’uomo era un fumatore incallito: aveva iniziato all’età di 4 anni e fumava più di pacchetti all’anno. Il dottor. Richard Viney, urologo della Bladder Clinic di Birmingham, ha commentato la storia del paziente pubblicata su BMJ Case Reports: “Non esiste un vero trattamento per questo e l’uomo probabilmente è morto lentamente”.

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