Tina Hines è andata nell’aldilà. E ha raccontato tutto ai suoi cari. Una storia entusiasmante che non può che farci riflettere. Tina Hines è sempre stata una donna sana. Un giorno, con suo marito, avevano deciso di fare un’escursione vicino casa, a Phoenix, in Arizona, con suo marito Brian. Era febbraio 2019 e tutto sembrava andare bene. Poi, mentre usciva, Tina è crollata a terra senza una spiegazione.
Il marito, sconvolto, vedendola viola in faccia, iniziò a farle il massaggio cardiaco, è quanto ha raccontato successivamente ad Azfamily.com. Per un po’ Tina, che è madre di 4 figli, riprese conoscenza. Ma poi, ancora prima dell’arrivo dei paramedici, perse di nuovo conoscenza. All’arrivo dei soccorsi, mentre era in ambulanza, la donna perse e riprese conoscenza per un totale di 6 volte prima di arrivare in ospedale. Come raccontato dai familiari della donna ad Azfamily.com, per 27 minuti Tina è morta. La donna era su un letto di ospedale, era intubata e non poteva parlare. Continua a leggere dopo la foto
In quei 27 minuti, che sono stati tremendi per i suoi cari, a Tina è successa una cosa pazzesca: Tina ha visto l’aldilà, il paradiso. Lo ha raccontato ad Azfamily.com: “Era così reale, i colori erano così vivaci”, ha detto. Tina ha raccontato di aver visto una figura che lei sostiene essere Gesù. Era in piedi davanti a dei cancelli neri, dietro il quale si stava accendendo una luce gialla brillante. E ha scritto, mentre era “morta”: “È reale”. Quando i parenti le hanno chiesto cosa fosse reale lei ha risposto annuendo. Continua a leggere dopo la foto
Poi Tina è risorta. E ha raccontato la sua storia straordinaria. Circa il 90 per cento delle persone che va in arresto cardiaco all’improvviso, muore. Nel caso di Tina, però, il massaggio cardiaco effettuato dal marito ha fatto la differenza. La sopravvivenza dopo l’arresto cardiaco, infatti, aumenta notevolmente quando si fa il massaggio cardiaco. Si passa dal 10% al 45%. Ma perché, di colpo, un cuore smette di battere anche in persone che sono perfettamente sane? Non è chiaro. Continua a leggere dopo la foto
Questo problema, comunque colpisce oltre 356.000 adulti statunitensi all’anno. La stragrande maggioranza non ha memoria di quei momenti in cui è “morta”, ma un 10% vive esperienze intense. Ma come è possibile che ciò accada? Una volta che il cuore smette di battere, il sangue smette di fluire verso il cervello. Ma, subito dopo l’arresto cardiaco, sembra che accada qualcosa di curioso come dimostra uno studio del 2013 dell’Università del Michigan sui topi. I ricercatori hanno indotto l’arresto cardiaco in nove animali e hanno notato una sorta di esplosione di attività cerebrale nei momenti che precedono la morte. Cosa ha concluso Tina dopo la sua esperienza? “Il paradiso è un luogo reale”.
“La morte è l’unico rimedio”. A 17 anni sceglie l’eutanasia dopo lo stupro
Ultima modifica il 25-06-2019 alle ore 12:51/