Suicida dopo l’ospitata in tv. Programma sospeso: ucciso dalla gogna mediatica


Partecipa a un popolare talk show dove accetta di sottoporsi alla “macchina della verità” per provare di non aver tradito la fidanzata. Il test però fallisce, nonostante lui continui a giurare di esserle stato fedele, e qualche giorno dopo decide di togliersi la vita con un’overdose di morfina. È quanto successo in Gran Bretagna al 62enne Steve Dymond, come riferisce il Guardian: dopo aver partecipato alla registrazione di una puntata del Jeremy Kyle Show, il talk show in onda su Itv definito più volte come “tv spazzatura”.

Nonostante proclamasse amore e fedeltà la macchina l’ha tradito e qualche giorno dopo ha deciso di porre fine alla sua vita con una overdose di morfina. Quando la notizia è divenuta di dominio pubblico la trasmissione è stata cancellata a tempo indeterminato e le puntate presente on demand sono state rimosse. Nonostante questo gli autori potrebbero passare dei guai con il pubblico che ha tuonato contro la tv spazzatura e gli altri paesi che hanno ovviamente fatto delle riflessioni su quanto accaduto. (Continua a leggere dopo la foto)



I giornali hanno svelato il nome della vittima di questa tragedia che a molti osservatori appare un segno dei tempi. Si chiamava Steve Dymond e si è tolto la vita sette giorni dopo essersi prestato a difendersi di fronte alla rumorosa platea dello show presentato con toni ruvidi quanto caustici dall’azzimato e popolarissimo Jeremy Kyle da una presunta accusa d’infedeltà della fidanzata. Accusa che l’uomo, poco più che 60enne, aveva respinto disperatamente, accettando di sottoporsi in favore di telecamera anche al test della verità (fallendolo, secondo il Daily Mail) e del dna. (Continua a leggere dopo la foto)






La registrazione non era ancora andata in onda e non andrà mai, ha assicurato ieri Itv: rendendo noto d’aver sospeso tout court lo show in seguito all’accaduto, evocando il senso di «shock e tristezza» da parte dell’intero staff e promettendo un’inchiesta accurata sul «grave» epilogo dei fatti. Rassicurazioni che tuttavia non bastano più, a giudicare dalle reazioni di commentatori, intellettuali e parlamentari. (Continua a leggere dopo la foto)



 

”Questo è uno spartiacque, siamo andati troppo oltre e sarebbe estremamente sensato” se Itv optasse per la decisione di chiudere una volta per tutte il Jeremy Kyle Show, ha tagliato corto il deputato conservatore Charles Walker, noto per aver avuto il coraggio di parlare in pubblico dei suoi problemi passati di depressione e salute mentale e oggi presidente di un comitato bipartisan a Westminster per la prevenzione dei suicidi e dell’autolesionismo. Coloro che partecipano a questo genere di programmi – quando si tratta di vicende genuine e non di messinscene – ”non sono in effetti ospiti, bensì vittime”, ha incalzato, aggiungendo di ”non voler infierire su Jeremy Kyle, che probabilmente si sente già abbastanza male di suo», ma invitando il presentatore, ”un uomo di talento”, a ”fare altro”.

Trova una pietra, poi si rende conto di cosa è davvero. La scoperta è eccezionale

 

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