Nonna strangola il nipotino di 3 anni e lo scaraventa dalle scale: il piccolo muore


Si chiama Foos Hashi, ha 70 anni ed è una nonna orribile. La donna è accusata di aver ucciso il nipotino di 3 anni di nome Ayub Hassan. Ma la cosa è ancor più tremenda è che la donna ha fatto tutto ciò mentre la nipotina più grande guardava. La donna avrebbe ucciso il nipotino strangolandolo e poi buttandolo giù dalle scale. Il bambino, dopo essere stato scaraventato giù dalle scale avrebbe vomitato e poi si sarebbe messo a riposare. Da quel sonno, però, il piccolo non si è più svegliato. Ora la donna è accusata di omicidio di primo grado. Il pubblico ministero Luis Ramod ha detto alla corte lo scorso venerdì 19 aprile: “A questo punto l’evidenza sembra indicare la nonna come unica responsabile della morte del bimbo”.
Una cosa terrificante. Ma come? Ma le nonne non sono quelle che adorano i nipotini, li viziano, li straviziano, fanno fare loro tutto ciò che vogliono e li ricoprono d’amore puro? In teoria sì, i nonni fanno tutte queste cose. Ma non Foos Hashi… Continua a leggere dopo la foto



Che quel nipotino che da lei voleva solo amore lo ha ucciso in modo orribile: mettendogli le mani al collo e poi strangolandolo e poi buttandolo giù dalle scale. Tutto ciò davanti alla sorellina più grande che è rimasta scioccata da quella scena terrificante. Ora, naturalmente, la donna è stata arrestata e sconterà 25 anni di prigione. Ma cosa sono 25 anni in confronto a una vita che era ancora tutta da vivere e che non potrà mai sbocciare? Continua a leggere dopo la foto






E pensare che il piccolo, originariamente, doveva stare con la zia. Secondo quanto riportano i documenti consegnati in tribunale, il piccolo era stato malato e aveva dovuto prendere delle medicine. La zia era andata a prendere i suoi figli e aveva lasciato il bambino con la nonna. Poi la tragedia. E quel sonno dal quale il piccolo Ayub non si sveglierà mai più. Il personale medico dell’ospedale aveva trovato evidenti segni sul collo del bambino. Continua a leggere dopo la foto



 


Il medico legale ha poi confermato che il piccolo era morto per strangolamento manuale. Il dipartimento della contea per i servizi per la famiglia e i bambini ha preso in custodia la bambina di 4 anni e i suoi quattro fratelli. Hashi, residente di Milpitas, è attualmente detenuta nella prigione della contea di Santa Clara senza cauzione. La sua prossima udienza è fissata per l’8 maggio.

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