13 figli incatenati e picchiati dai genitori: vivevano nella ‘casa degli orrori’


Questa è la storia della “casa degli orrori”, come l’hanno ribattezzata i media americani. La storia di tredici fratelli di età compresa tra i 2 e i 29 anni che per anni hanno vissuto segregati, incatenati, picchiati e denutriti. I genitori, David e Louise Turpin, ora rischiano fino a 25 anni di carcere. La polizia della California ha scoperto cosa succedeva a casa dei Turpin, a Riverside, a gennaio 2018, grazie alla telefonata al 911 di una 17enne che era riuscita a scappare da quell’inferno.

Una telefonata choc che inizia con la ragazzina, Jordan, che chiede aiuto e racconta che i suoi fratelli e le sue sorelle sono “incatenati in casa”, dove vivono 13 tra bambini e ragazzi e due genitori. E quando l’operatore le ha chiesto dove si trovasse, lei, come riporta il Daily Telegraph (che pubblica anche le foto), ha risposto così: “Non lo so, non so nulla di strade, non ero mai uscita prima d’ora”. (Continua dopo la foto)



“I miei genitori ci picchiano, le mie sorelle adesso sono legate con delle catene”, ha continuato nella telefonata al 911, che è durata circa 20 minuti. “Non so se qualcuno di noi abbia bisogno di cure mediche – ha aggiunto la ragazza, incalzata dall’operatore – so che a volte non si respira, in casa, e che l’ultima volta che ho fatto il bagno credo sia stata un anno fa”. (Continua dopo la foto)






Dopo averla localizzata, i poliziotti hanno scoperto che il racconto di Jordan era purtroppo aderente alla realtà: David Turpin, 57 anni, e la moglie Louise, tenevano segregati in casa i loro 13 figli. La maggior parte di loro non era mai andata a scuola, tutti loro (tra maschi e femmine di età compresa fra i 2 e i 29 anni) erano fortemente denutriti e una delle figlie, 11 anni, aveva le braccia di un neonato. (Continua dopo la foto)



 


Tredici figli costretti a vivere segregati, legati, picchiati e a volte rinchiusi in vere e proprie gabbie. Un inferno. La vicenda è stata tenuta riservata fino al processo, che si è aperto in questi giorni davanti al tribunale di Riverside. Ora, come detto, i due genitori rischiano una condanna a 25 anni di carcere per aver maltrattato e imprigionato i loro figli.

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