“Fermatevi!”. Interviene per sedare una rissa in un bar, ucciso a 22 anni con una coltellata alla gola


Voleva fare da paciere. Voleva che quella fosse per lui e per tutti una serata di festa. L’estate che arriva, il primo sole, un cocktail che aiutasse a eliminare la calura. E invece tutto è precipitato. Così è morto nelle ore scorse in un locale di Trapani, ucciso a coltellate a seguito di una rissa nella quale si era intromesso cercando di calmare gli animi. Aveva appena 22 anni e tutta la vita davanti. La vittima è Fabio D’Aguanno, deceduto nella mattinata di martedì  nell’ospedale sant’Antonio Abate dove era stato ricoverato in prognosi riservata dalla notte precedente. Le condizioni di D’Aguanno erano apparse molto gravi fin da subito visto che aveva perso grandi quantità di sangue dopo la coltellata alla gola. I medici avevano anche tentato di sottoporlo ad un delicato intervento chirurgico ma si è rivelato tutto vano. Per la sua morte è accusato un giovane ventenne, fuggito subito dopo la coltellata mortale ma rintracciato poco dopo dai carabinieri di Trapani.  (Continua dopo la foto)



Grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza del bar.Stando alla ricostruzione degli investigatori, il presunto assassino aveva avuto una discussione accesa con un’altra persona presente nel locale quando, verosimilmente per interrompere l’alterco in corso, è intervenuto il 22enne che ha proferito qualcosa nei confronti del 20enne tanto da far scaturire una feroce reazione di quest’ultimo. Un intervento, il suo, poco gradito dall’omicida che gli ha vibrato un coltellata, dandosi poi alla fuga. (Continua dopo la foto)






Il malcapitato è stato costretto a ricorre alle cure del pronto soccorso dell’ospedale Sant’Antonio Abate. Dopo aver ricevuto una prima assistenza sanitaria nell’area di emergenza, è stato sottoposto, come detto, ad un delicato intervento chirurgico.Tutto inutile, però. Oggi il suo cuore ha cessato  di battere. Le ricerche del fuggitivo si sono concluse, questa mattina, alle 7,15.   Ora il ventenne è in carcere. La vittima era ancora in vita e quando i militari dell’Arma hanno informato Alessio Li Volsi. (Continua dopo la foto)



 


Sulle gravi condizioni del rivale, lui avrebbe detto: “Mi auguro che muoia”, non manifestando alcun segno di pentimento.    Nel video delle telecamere si vede la vittima che si alza con calma dal suo tavolo ed esce dal locale ma poco dopo viene aggredito a coltellate, secondo gli inquirenti, con l’intenzione di uccidere.

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