Dimessa, Settima muore due ore dopo. Per i medici era “solo un virus intestinale”


Dimessa per un virus viene nuovamente ricoverata ma a distanza di neppure 24 ore dal primo accesso il suo cuore cessa di battere in una stanza d’ospedale. C’è un’inchiesta sul decesso di Egrentina Settima Schirinzi, originaria di Castrignano del Capo e deceduta il 7 marzo scorso, all’età di 64 anni. Il pubblico ministero Roberta Licci, titolare del procedimento, ha disposto la riesumazione della salma tumulata nel cimitero di Giuliano (frazione di Castrignano del Capo) e iscritto nel registro degli indagati i nomi di due medici in servizio presso l’ospedale di Tricase con l’accusa di omicidio colposo.

Compito dell’inchiesta sarà quello di accertare se è vero che la Schirinzi fu dimessa il 6 marzo dal Pronto soccorso del “Cardinal Panico”, dopo un attesa di sei ore e dopo che il medico di turno le avrebbe diagnosticato un virus intestinale per spiegare l’insorgere della febbre a 38 e lo stato generale di spossatezza. La cura data dai medici ad Egrentina era quella fatta da antibiotico e fermenti lattici, raccontano i figli nell’esposto. Una terapia che, evidentemente, non era consona ai sintomi che la donna aveva in corso. Una volta tornata a casa, infatti, la situazione era precipitata. (Continua a leggere dopo la foto)



La donna inizia ad andare la bagno frequentemente, fino a quando non rilascia sul pavimento feci macchiate da evidenti tracce di sangue vivo. A quel punto i familiari della donna decidono di chiamare nuovamente il 118. Tornati in ospedale con una ambulanza del 118, l’altro medico di turno diagnostica sin da subito un quadro clinico gravissimo. Probabile una crisi di rigetto del fegato impiantato un anno prima. La donna viene quindi ricoverata in Rianimazione ma ormai per Egrentina non c’è niente da fare. (Continua a leggere dopo la foto)






Il quadro clinico è compromesso e la mattina dopo, verso le 7, i figli, la sorella della donna ed il marito di quest’ultima vengono autorizzati ad entrare nella stanza per dare l’ultimo saluto. Dopo dieci minuti Egrentina Settima si spegne per sempre. Come riporta il ‘Corriere Salentino’’ alle prime luci del giorno successivo (il 7 marzo) arriva la comunicazione che mai e poi mai i figli avrebbero voluto ricevere: “Vostra madre è morta”. Per i familiari la disperazione è immensa. (Continua a leggere dopo la foto)



 


Hanno perso l’adorata madre in meno di ventiquattro ore senza aver mai ricevuto, a loro dire, una qualche spiegazione sulle reali cause del decesso e nutrendo forti dubbi sull’ipotizzata crisi di rigetto del fegato trapiantato anni prima in un ospedale del nord Italia così come sostenuto dai medici.  I familiari ipotizzano un’inadeguatezza della terapia e ora la salma di Egrentina Settima sarà riesumata.

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