Violentato a 10 anni in famiglia: i genitori lo scoprono leggendo il suo diario


Abusi e violenze. L’ultima terribile storia viene da Terni. Vittima un bambino di 12 anni che da due anni sarebbe vittima di un parente stretto. A portare a galla la storia è il Messaggero che racconta come il piccolo Francesco sia cambiato nel giro di poco tempo. I genitori, dopo aver tentato invano di aiutarlo, si sono rivolti a un neuropsichiatra e da tempo Francesco è seguito dal Sim. Solo a febbraio è emersa una verità dura da accettare.

La cruda realtà con cui il 12enne ternano sarebbe costretto a fare i conti è contenuta in un fascicolo aperto dal sostituto procuratore, Camilla Coraggio. Che ha indagato l’uomo, un ternano di 60 anni, per violenza sessuale aggravata e continuata. Il dramma che tormenta Francesco è emerso all’ennesima richiesta dei genitori di spiegare le ragioni dei suoi scatti d’ira. Lui fa allontanare la mamma e confessa al papà quelle presunte violenze messe in atto dal parente che frequenta spesso. Continua dopo la foto



I genitori sono sconvolti e decidono di rivolgersi al Telefono Azzurro. L’operatore consiglia di procedere con la denuncia e loro si recano nella caserma della guardia di finanza. Nella denuncia particolari da far accapponare la pelle.E in allegato un foglio che Francesco ha nascosto in un cassetto, tra le sue cose. E’ lì che ha messo nero su bianco i crudi dettagli delle violenze subite in diverse occasioni. Emergerà che quel parente morboso, per comprarsi il silenzio del piccolo, gli ha regalato un pc di ultima generazione e una bici elettrica. Continua dopo la foto






Lui non li ha mai usati e non capivamo perché nostro figlio ha voluto subito disfarsi del computer, che ci ha chiesto di vendere racconta il papà. Il presunto autore delle violenze, quando ha saputo che il 12enne era in cura al Sim, si era affrettato a farsi avanti per farlo seguire da un suo amico neuropsichiatra infantile a Roma ma i genitori non lo hanno accontentato. Continua dopo la foto



 


I genitori sanno che va trovata una struttura idonea per aiutare il figlio ad uscire da questo tunnel e lanciano un appello accorato: Chiediamo aiuto ai medici, ai servizi sociali, alla scuola. Francesco va curato, ha bisogno di superare un trauma che rischia di segnarlo per sempre. L’avvocato Massimiliano Mattioli, parla di un problema immenso. E invita le istituzioni a stare vicino a questa famiglia, per aiutarla a superare questo terribile momento.

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