Sottovaluta i banali sintomi, poi Amanda scopre di avere il cancro alle ovaie


Soffriva di crampi addominali, si è fatta visitare da numerosi medici, specializzati in medicina generale e ginecologia, ma tutti erano concordi che non era nulla. Per sentirsi meglio, e diminuire il suo gonfiore, avrebbe dovuto solo mangiare più proteine e meno carboidrati. Amanda Kabbabe, oggi 26 anni, di Hoboken, nel New Jersey, Stati Uniti, dopo l’ennesima visita ha scoperto il perché di quei dolori lancinanti.

Ad Amanda è stato diagnosticato un cancro alle ovaie, la massa era grande come un melone ed è stata necessaria un’operazione d’urgenza. Sono stati anni duri, di cure estenuanti e di paure, ma adesso i medici hanno detto che la malattia è in remissione e la 26enne ha voluto raccontare la sua storia per dare coraggio a chi lotta contro il suo stesso male. (Continua a leggere dopo la foto)



Era la fine del 2017, aveva 24 anni: da allora è cominciato il suo calvario, che è finito esattamente un anno fa, quando è la malattia è stata dichiarata in remissione. Per questo ha voluto raccontare la sua storia alla stampa anglosassone, per sensibilizzare sull’importanza di ascoltare il proprio corpo e di farsi aiutare. (Continua a leggere dopo la foto)






“Con il senno di poi, posso dire che quei sintomi erano chiaramente di un cancro ovarico – ha detto Amanda -. Ma essendo molto giovane continuavano a dirmi di non preoccuparmi, che il fatto che mi sentissi gonfia e affaticata dipendeva dalla mia alimentazione e dallo stress a lavoro. Tuttavia, dentro di me sapevo che qualcosa non andava”. Dopo l’intervento e tre cicli di chemioterapia, adesso Amanda è in remissione, deve continuare a fare i controlli, ma per adesso il cancro non c’è più e lei spera di tornare alla sua vita di sempre, senza più dolori. (Continua a leggere dopo la foto)



 


“Andai al Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, dove i medici mi dissero, dopo una serie di accertamenti, che avevo un tumore maligno alle cellule germinali ovariche, quelle cioè che danno origine agli ovuli. Non so se ero più spaventata o sollevata dopo aver ricevuto questa notizia, ma almeno conoscevo la verità. Per la prima volta nella mia vita dei medici hanno preso sul serio quello che dicevo e non mi hanno mandato via con le solite scuse legate al mio stile di vita”.

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