Polizia, sanzionato per quattro rondelle. Carriera rovinata a due mesi da pensione


Al momento di restituire l’arma, si scopre che mancavano quattro rondelle. Quattro ghiere dentate, che al momento di salutare colleghi e comando, in armeria, sono risultati mancanti dall’interno del calcio della sua pistola Beretta. Da Como arriva la storia surreale dell’ex assistente capo coordinatore della Penitenziaria Andrea Turolla: a due mesi dalla pensione punito “per quattro rondelle”.

“Me lo avessero detto sarei passato dal ferramenta. In 34 anni di servizio ho ricevuto due encomi e mai un reclamo, ho lavorato coi terroristi Mambro e Fioravanti e questo carcere l’ho visto aprire: finire così la mia carriera è una macchia inaccettabile”. La loro mancanza, va precisato, non modificava in alcun modo la funzionalità dell’arma ma tanto è bastato al comandante per trasformare la circostanza in una censura sul foglio matricolare. Per il signor Andrea, racconta il Giornale di Olgiate, è una “macchia inaccettabile” alla sua onorabilità. (Continua a leggere dopo la foto)



“L’incolpato” – come è definito nel disciplinare – ha fatto ricorso e interessato il sottosegretario alla Giustizia Iacopo Morrone. Secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano la richiesta è stata “presa in carico” ed è in corso l’istruttoria. Stando al verbale comminato l’11 gennaio (scarica), del resto, l’aver consegnato l’arma senza le rondelle sul calcio denoterebbe “negligenza” e “mancanza di correttezza del comportamento”. (Continua a leggere dopo la foto)






Anche se lo stesso ex armiere del Bassone conferma che spesso le “rosette dentate” si perdono nell’uso e devono essere rimesse, senza che questo pregiudichi in alcun modo il funzionamento e la rispondenza dell’arma, giacché hanno il mero scopo di frapporsi tra la vite e l’impugnatura, che sta in ogni caso saldamente fissata anche in assenza di tali dispositivi. Posto che alla riconsegna ogni arma ritirata ai congedati viene smontata e ricondizionata, prima di essere consegnata a nuovi assunti. E che essendo alloggiate all’interno del calcio, erano di fatto invisibili al Turolla. (Continua a leggere dopo la foto)



 

Tra i colleghi c’è chi cita il carattere diretto di Turolla, qualcuno rispolvera i dissapori col dirigente superiore di tre anni prima che ha ordinato la punizione, quando l’agente prese a cuore la causa dei disabili riuscendo a spuntarla (contro il parere del superiore): se oggi ci sono due stalli e spazi a loro dedicati, e se l’intero penitenziario del Bassone è a norma rispetto al codice della strada, lo si deve proprio a lui. Intanto il comandante non parla.

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