“Si è suicidata”. Sport italiano in lutto, la campionessa trovata morta in casa


Abituata alla strada Maura Viceconte. A mettere sempre e comunque un piede dopo l’altro quando i muscoli iniziano a bruciare e i polmoni sono due sacche roventi. Maura Viceconte, azzurra di maratona, aveva battuto i rivali. Aveva battuto perfino la malattia che infida si era insinuata in quella locomotiva perfetta che era il suo corpo. Sconfitta solo da se stessa Maura Viceconte. Domenica si è legata un corda al collo nella sua casa di Chiusa San Michele, in provincia di Torino e si è lasciata andare. Due mesi fa Maura Viceconte aveva presentato nella sua Val Di Susa un film-documentario sulla sua straordinaria carriera di atleta, sulle 14 maratone disputate (e quasi tutte vinte) e sul record italiano dei 10 mila metri (31’05”) che detiene da 19 anni.

Ignoti al momento i motivi del gesto. Nata nel 1967, minuta, leggerissima, la Viceconte è stata l’ultima azzurra ad abbinare a doti da maratoneta quelle di pistard di gran classe. Col suo primato sui 10.000 metri, realizzato in Gran Bretagna nel 2000, è l’unica donna azzurra ad aver sfiorato il «muro» dei 31’ sulla distanza. (Continua dopo la foto)



Maura Viceconte è stata anche primatista italiana della 42 chilometri (record abbassato di soli 3” da Valeria Straneo nel 2012), bronzo agli Europei di Budapest del 1998, vincitrice delle prove di Roma, Vienna, Venezia, Napoli, Praga. Dodicesima ai Giochi di Sidney, si è ritirata dallo sport nel 2004. Quattro anni dopo, la piemontese ha iniziato la sua lotta contro un carcinoma al seno molto aggressivo (sconfiggendolo) diventando testimonial della lotta contro il cancro per l’associazione Salute-Donna di Torino. (Continua dopo la foto)






L’anno scorso, con l’aiuto del regista Luigi Cantore, Maura aveva viaggiato in lungo e largo per l’Italia per ritrovare le sue vecchie rivali e confezionare un documentario sulla sua carriera. «La Vita è una Maratona» è stato proiettato in molte sale del Piemonte e, l’ultima volta con la presenza della protagonista, a fine gennaio. (Continua dopo la foto)



 


Maria Viceconte, arrivata ai vertici internazionali dell’atletica continuando a lavorare come segretaria e senza aver mai fatto parte di un gruppo sportivo militare, lascia un figlio di 8 anni, Gabriele. Un terremoto per l’atletica italiana che vede tramontare nel modo peggiore uno degli astri più luminosi delle sua storia recente. Le braccia alzate sul traguardo. Il nastro che avvolge la pancia: così sarà per sempre Maura Viceconte.

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