Rifiuta il suo seno e piange quando si avvicina. Ha scoperto il tumore della mamma


Una storia choc quella che ha visto protagonista Claire Grandville, una donna inglese di Hull, diventata madre per la prima volta a 40 anni. Un giorno come tanti altri, mentre la donna allattava la figlia, si è resa conto che la sua bambina prendeva il latte solo dal seno destro mentre si rifiutava di prendere il seno sinistro. Quando la madre le offriva quel seno, la bambina girava la testa, chiudeva la bocca e scoppiava a piangere. Ma per la donna quel rifiuto di latte era un problema. Dopo il parto, il suo corpo produceva tantissimo latte e, per “smaltirlo”, era costretta ad aspirarlo con il tiralatte. Poi, una volta tirato quel latte, Claire provava a darlo alla figlia con il biberon ma la bambina non voleva saperne.

Un giorno Claire, insospettita da quell’atteggiamento della bambina, ha deciso di portarla dal pediatra per capire se stesse male. Ma la piccola stava benissimo. A stare male era Claire. Dopo alcuni accertamenti è emerso che la donna avesse un pericoloso cancro nella mammella sinistra. Un cancro che non le era stato diagnosticato durante gli esami di routine che si fanno in gravidanza e che quindi era cresciuto fino a raggiungere i 10 centimetri. Continua a leggere dopo la foto



La donna è stata sottoposta a mastectomia completa e a sei cicli di chemioterapia e ora il cancro è in regressione. Si trattava di un cancro molto aggressivo che Claire ha scoperto grazie a sua figlia che, a causa dell’odore del suo seno, rifiutava il latte. Se la piccola non avesse reagito in quel modo, la donna non avrebbe mai saputo di essere malata e sarebbe morta nel giro di poco. E invece gli odori contano tantissimo quando si parla di tumori. Lo ha ribadito a Libero la dottoressa Melania Rizzoli. Continua a leggere dopo la foto






E infatti negli ultimi decenni sono stati addestrati cani per identificare l’odore del cancro, i quali avendo 25 recettori olfattivi in più rispetto all’uomo, incrementano le possibilità percettive degli odori di 100mila volte. Non solo. Ultimamente è stato anche messo a punto un “naso elettronico”, che racchiude il potere del naso del cane in un chip in grado di convertire l’odore in un segnale elettronico. Non tutti lo sanno ma i tumori rilasciano dei markers che invadono i liquidi biologici e che sono dei segnalatori della malattia. Continua a leggere dopo la foto



 


E non è tutto. Da qualche tempo esiste anche il “Breath link”, un test che prevede che il paziente soffi in un tubo e che in 10 minuti è in grado di dire se un paziente ha il cancro o no. All’Imperial College di Londra è stato sviluppato un elettrobisturi – “iKnife” – che in soli 3 secondi dice al chirurgo se c’ è ancora tessuto tumorale da rimuovere dal corpo. Si tratta di un coltello che “sente” gli odori e capisce se c’è qualcosa che non va. La tecnologia ci salverà davvero la vita?

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