Un altro asilo choc. Bimbi a freddo e sporcizia. Maestre arrestate: cosa facevano ai piccoli


Manette ai polsi a Torino per due maestre in una asilo nido privato. Le due donne, madre e figlia, sono state accusate di maltrattamenti continuati, in concorso, aggravati dalla minore età delle vittime. Le indagini sono scattate a seguito della denuncia di alcuni dipendenti. A condurre le indagini la Procura di Torino Gruppo Fasce Deboli, che ha coordinato le indagini della polizia. Dallo scorso novembre, la squadra mobile della questura di Torino ha accertato – anche con il supporto di intercettazioni telefoniche – gravissime irregolarità nella gestione dell’asilo nido.

Secondo l’accusa, le due maestre nutrivano i bimbi in maniera non adeguata e contraria alle norme igienico-sanitarie, spesso evitavano di cambiare e lavare i più piccoli che avevano ancora il pannolino mentre in altre occasioni portavano i più grandicelli con sé a fare commissioni. Infine le indagini hanno portato alla luce anche diffusi maltrattamenti come lasciar piangere i piccoli per ore, strattonarli, impedire loro di dormire e in alcuni casi, per punizione, rinchiuderli da soli in una stanza. (Continua dopo la foto)



Inoltre, sempre secondo l’accusa, i bambini iscritti erano troppi e per questo motivo venivano lasciati al freddo e senza mangiare per farli ammalare. «Il mio errore è stato quello di pensare ai bimbi del nido come se fossero i miei bambini»: si è difesa così una delle due maestre. «La mia assistita ha ammesso alcune situazioni che non erano perfettamente compatibili con un nido, ma ben lontani dall’essere qualificabili con maltrattamenti — spiega il difensore della donna, l’avvocato Andrea Serlenga — Un esempio? Il fatto che non permettessero ai bambini di dormire alle 10 del mattino era semplicemente per abituarli a un corretto alternarsi di sonno e veglia». (Continua dopo la foto)






Le donne sono anche accusate di aver scambiato i ciucci o i cucchiaini tra i piccoli. «Poteva capitare, ma non era sicuramente un’usanza – aggiunge l’avvocato – La mia assistita ha spiegato di aver agito come se quelli fossero figli suoi». Non è la prima volta che casi del genere si verificano. Torino rappresenta anzi l’ultimo di una lunga serie. Le violenze ai danni di minori sono all’ordine del giorno. (Continua dopo la foto)



 


La giustizia adesso farà il suo corso. La speranza e che, se tutte le accuse verranno confermata, venga fatta piena giustizia per un reato ancora più grave perché portato avanti ai danni di minori.

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