Le avevano consigliato di abortire, lei ne sforna tre uno più sano dell’altro


Aveva vissuto quella gravidanza come una benedizione. Tanto amati, tanto voluti: per loro era già piena di sogni e desideri. Dopo tanto Katie Johnson era rimata incinta. Non una gravidanza normale: ma tre gemelli. Proprio per la particolarità della sua gravidanza, questa donna inglese era continuamente sotto osservazione medica.
Alla 12esima settimana, la sua ecografia diceva che la placenta non era condivisi equamente, tra i suoi tre feti, quindi non tutti ricevevano lo stesso nutrimento dal corpo materno.

Questo fu il motivo che indusse i medici a parlare di rischio per la sua gravidanza e consigliare l’aborto di e uno dei feti, quello che risultava essere per il 25% più piccolo degli altri. Una scelta terribile per una madre. Una richiesta legittima dal punto di vista medico. Tre gemelli: uno doveva morire, secondo i medici. Katie non ha valutato l’aborto neanche per un minuto. (Continua dopo la foto)



Coraggiosamente, decise che tutti e tre avevano diritto ad una possibilità di venire al mondo e, contrastando fortemente l’opinione dei medici, scelse di portare avanti la gravidanza, in maniera naturale e affidandosi al cielo. Rifiutò categoricamente l’aborto, dunque, ma le angosce, per ciò che accadeva nel suo grembo, si rinnovavano ad ogni visita medica. (Continua dopo la foto)






Alla 28esima settimana, infatti, i dubbi si ripresentarono e più forti di prima, poiché uno dei gemelli ancora non cresceva come gli altri e, se fosse morto, avrebbe portato con se i fratellini. Dopo sono tre settimane da quell’ennesimo annuncio nefasto, i tre gemelli vennero finalmente alla luce e tutti sani e salvi, anche se con peso corporeo differente. (Continua dopo la foto)



 


Per accertarsi che stessero bene, sono stati tenuti in osservazione, in ospedale, per le successive quattro settimane, ma, proprio per questo Natale, sono arrivati a casa, con mamma e papà. Un miracolo sotto un cielo che adesso si illumina di 3 nuove stelle. L’aborto rappresenta una scelta dolorosa per ogni donna. La cicatrice che lascia la perdita di un figlio è infatti profonda e, forse, impossibile da ricucire. La storia di Katie ci insegna che esiste sempre una scelta e che anche quando il destino sembra segnato può succedere qualcosa che cambia improvvisamente le carte in tavola, l’elemento x, che decide il corso di una partita. Per sempre. Spesso per il meglio.

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