Costringe la moglie a fare sesso: 31enne condannato a 4 anni e 4 mesi


La cronaca torna a tingersi di nero e di nuovo la vittima è una donna. Questa volta l’episodio di violenza è avvenuto a Prato. Un uomo di 31 anni ha maltrattato la moglie drogandola con un mix di sonniferi e medicinali e costringendola ad avere rapporti sessuali con lui. L’uomo di origini albanesi è stato ora condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione accusato di violenza sessuale e maltrattamenti ai danni della sua consorte, una donna originaria dell’Honduras. Martedì 11 dicembre, è arrivata la decisione del tribunale al termine del processo, che si è concluso con rito abbreviato, dopo l’arresto avvenuto nel mese di agosto.

Oltre a maltrattare da anni la moglie e la figlia avuta da una precedente relazione, ricattava la donna perché irregolare sul territorio italiano.  La donna, anche lei straniera, ma senza permesso di soggiorno, sopportava in silenzio ogni abuso perchè il marito la minacciava continuamente di denunciare il suo stato di clandestinità  se lo avesse lasciato. La vittima, arrivata al limite del sopportabile, ha denunciato i fatti tenuti nascosti per anni sotto il ricatto della soffiata alle autorità. Sicuramente la donna ha trovato la forza anche in sua figlia. Ora le due vittime sono state inserite in un programma di protezione testimoni. (Continua dopo la foto)



 

I fatti, che l’11 dicembre si sono conclusi con l’arresto e la reclusione a 4 anni e 4 mesi per l’albanese, sono avvenuti ad Agosto. Precisamente il 2 agosto la squadra mobile ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Prato su richiesta della Procura, nei confronti del 31enne. Secondo quanto ricostruito dagli agenti della seconda sezione della squadra mobile della questura di Prato, l’albanese nutriva nei confronti della moglie una gelosia ossessiva, sottoponendola a minacce, vessazioni e maltrattamenti ormai da qualche anno. La donna inizialmente ha sopportato in silenzio tutte le minacce sia verbali che fisiche. (Continua dopo la foto)






Sempre dalle indagini portate avanti dalla polizia è emerso che in alcune occasioni l’uomo costringesse la moglie a subire atti sessuali contro la sua volontà, con la pretesa di poterlo fare in qualità di coniuge. Sappiamo bene però che non è vero, perché la violenza sessuale resta tale anche se si subisce da parte del regolare partner. La donna ad un certo punto, spinta dall’istinto materno di proteggere sua figlia, ha deciso di denunciare l’uomo e di chiedere aiuto alle autorità che l’hanno così inserita subito in un programma di protezione testimoni. (Continua dopo la foto)



 

La questura di Prato ricorda che è attivo il numero verde nazionale 1522, che può contattare chiunque anche in forma anonima, per avere informazioni sui centri anti-violenza più vicini alla vittima. A favore delle donne maltrattate si sono schierate anche molte donne del mondo dello spettacolo. Prima fra tutte vi è Michelle Hunziker, che insieme a Giulia Bongiorno, ha creato Doppia Difesa. Doppia difesa  è una Fondazione Onlus costituita nel 2007, che aiuta le donne vittime di violenza in tutte le sue forme.

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