Uccidono figlia di 4 anni con l’acqua bollente. Poi altro choc: perché lo hanno fatto


Sconvolgente, ma in realtà nessuna parola può realmente descrivere quello che ha dovuto patire Gabrielle Barrett la sera di Capodanno. La bimba aveva appena 4 anni ed è stata trovata morta nella sua casa di Sumpter Township, nel Michigan, con lividi, ferite e ustioni nella maggior parte del corpo. A compiere l’orribile omicidio la madre 24enne Candice Renea Diaz e il suo fidanzato di 28 anni, Brad Edward Fields.

La piccola aveva sul corpo segni inequivocabili del calvario che le hanno inflitto per un lungo periodo le due persone che avrebbero dovuto darle amore e protezione e che invece si sono accanite come belve su di lei. A quasi un anno da quel drammatico evento ieri Candice Diaz ha confessato il delitto. La Diaz ha raccontato di aver fatto entrare la figlioletta nella vasca da bagno, pur sapendo che l’acqua era bollente: la bambina ha in questo modo riportato ustioni gravissime alle gambe e alle braccia, ma nessuno l’ha soccorsa e medicata. (Continua dopo la foto)



Agghiacciante il motivo. La piccola Gabrielle Barrett sarebbe stata punita in questa maniera barbara perché colpevole di essersi fatta la pipì addosso. A rendere ancora più terribile il tutto, l’accanimento con il quale Candice Diaz ha perseguitato la figlia. Non soddisfatta infatti, il giorno seguente ha ripetuto la tortura immergendo il corpo di Gabrielle Barrett nell’acqua bollente, quindi ha atteso 36 lunghi minuti prima di chiamare la polizia e un’ambulanza. (Continua dopo la foto)






La bimba è stata portata al Saint Joseph Mercy hospital, dove poco dopo è morta. Gli inquirenti hanno reso noto che entrambi gli assassini hanno disturbi mentali: “Abbiamo trovato pistole e droga in casa, oltre a una montagna di rifiuti e feci di animali”. Nei documenti del tribunale si legge che “alla piccola dopo le sevizie con l’acqua bollente si è staccato l’alluce del piede e parti della sua pelle sono state trovate nello scarico del bagno”. (Continua dopo la foto)



 


Su di lei pesa una condanna per omicidio di secondo grado (da 30 a 60 anni di carcere). Questa drammatica vicenda ha colpito gli statunitensi, che hanno definito la donna la “mamma animale”. Finalmente, la piccola Gabrielle Barrett avrà un po’ di giustizia, massacrata dalla persona che l’ha messa al mondo e che più di ogni altra avrebbe dovuto amarla e proteggerla.

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