Travolto dal treno a 15 anni. Una ‘sfida’ finita in un modo terribile. Cosa è successo


Il treno in lontananza. Il macchinista che si accorge che qualcosa non va e tira il freno di emergenza. Le ruote del treno urlano, fischiano ma si arrestano quando ormai è troppo tardi. Sono da poco passate le 22 e il treno Milano Domodossola è ancora fermo con le luci accese sul binario numero tre delle stazione di Parabiago. Il corpo di un 15enne, Adbul El Said, è in mezzo alla rotaie. Arriva la famiglia, che abita a San Giorgio su Legnano. Urla e lacrime: una scena straziante. Intanto prende corpo il motivo: non si tratterebbe di un atto volontario, piuttosto di una tragica fatalità: “Ho visto tutto – racconta un testimone oculare – è stato un gioco finito male”. Il pendolare racconta: “Ero fermo sul secondo binario e c’era questo gruppetto di ragazzini, molti stranieri e qualche ragazza italiana. Hanno iniziato a muoversi da una parte all’altra della massicciata ferroviaria. Poi dal gruppo si sono staccati in due e sono andati in fondo al binario tre”. (Continua dopo la foto)



L’uomo fa notare che stava arrivando un treno: “Lo aveva annunciato l’altoparlante, ma mentre in fondo si vedeva il treno avvicinarsi, uno dei due ragazzini rimasti si è sdraiato sui binari. Aveva fatto una scommessa con l’amico, con tutta probabilità, mentre l’altro si è seduto sulla panchina a vedere la scena. Il treno è arrivato ed il ragazzo è stato travolto. Sono stato il primo ad avvicinarmi. È stata una scena che non dimenticherò mai”. (Continua dopo la foto)






Il treno si è poi fermato ed il gruppetto di amici si è avvicinato alla scena urlando. “Avevano capito che era successo qualcosa di terribile. E sono arrivati correndo. Hanno visto la scena e si sono diretti verso l’amico rimasto fuori dal gioco chiedendo cosa fosse successo”.Sul posto poi sono arrivati i carabinieri e la Polfer. Il ragazzo rimasto illeso, un tredicenne marocchino amico della vittima, ha tentato di sfilare la pistola ad un carabiniere dicendo di volersi uccidere. (Continua dopo la foto)



 


Poi le urla disperate del fratello di Abdul, con minacce ed odio verso l’amico rimasto vivo mentre veniva portato via in ambulanza. Un gioco finito nel peggiore dei modi con un quindicenne morto dilaniato ed un ragazzo di 13 anni ricoverato sotto shock all’ospedale di Legnano. Sul caso indaga adesso il pm Susanna Molteni della procura di Busto Arsizio.

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