Trovato senza vita nella culla: aveva appena 5 mesi. La madre sotto choc


Morte in culla. Ancora un caso. Arriva da Strona, nel biellese. Vittima un bambino di cinque mesi. A trovarlo, nel lettino, è stata la madre. La donna, non appena si è accorta di cosa stava succedendo, ha chiesto immediatamente aiuto. Primo a intervenire il nonno ma per il piccolo non c’è stato nulla da fare. Quando i medici del 118 sono arrivati nell’abitazione, non hanno potuto fare altro che constatare la morte del bimbo. Non è chiaro che cosa abbia causato la morte del bambino, è possibile che sul corpo del neonato sia disposto un esame necroscopico. Potrebbe trattarsi di un caso di morte in culla ( Sids), un fenomeno tragico che non ha ancora una spiegazione scientifica chiara.

La sindrome della morte in culla, o sudden infant death syndrome (Sids), colpisce i bambini tra un mese e un anno di età. La definizione Sids, che non corrisponde a una precisa patologia, si applica quando si possono escludere, (previa autopsia e analisi accurate dello stato di salute del bambino e delle circostanze della sua morte), tutte le altre cause note per spiegare il decesso del neonato, da malformazioni a eventi dolosi. (Continua dopo la foto)



Non è stata ancora definita con sicurezza una specifica causa medica in grado di spiegare la morte in culla ma ci sono invece una serie di comportamenti e di fattori di rischio che possono incidere significativamente sulla probabilità che la Sids si verifichi, come dimostrano numerosi studi e indagini. Secondo quanto riportato dai Cdc americani, la ragione della Sids potrebbe risiedere in anomalie nella zona cerebrale che controlla i ritmi del sonno e della veglia. (Continua dopo la foto)






Per questo, diversi centri di ricerca propongono un modello di triplo rischio per spiegare la catena di eventi che portano alla Sids. In primo luogo, il bambino apparentemente sano e normale, soffre in realtà di una piccola anomalia nel sistema di regolazione dei ritmi cardiaci, respiratori o generali del proprio organismo. Si verificano poi nei primi mesi di vita cambiamenti nei ritmi del sonno, in quelli respiratori e/o cardiaci, nella pressione o nella temperatura corporea. (Continua dopo la foto)



 


Infine, eventi esterni, come il fatto di dormire in posiziona prona, l’esposizione a fumo passivo e piccole infezioni respiratorie, si aggiungono e aggravano la situazione, inducendo la Sids e quindi la morte in culla del bambino. Secondo questo modello, si può parlare di Sids solo se i tre fattori sono compresenti.

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