Silvia Pozzan, morta dopo il parto: aveva rinunciato alle cure contro il cancro per salvare il piccolo


Ha lottato con tutte le sue forze Silvia Pozzan. Ha creduto di farcela per lei, per la famiglia, per il suo piccolo. Quel bambino che, quando era ancora dentro la sua pancia, Silvia Pozzan amava più di ogni altra cosa. Lo amava tanto al punto da decidere di sospendere la chemioterapia per non causargli danni. Così il piccolo aveva visto la luce: sano e nello. Silvia Pozzan ha ripreso a lottare. Sembrava che la malattia si fosse fermata invece, poco dopo, il male ha bussato di nuovo alla sua porta.

Si è dovuta arrendere ad una forma ancora più grave di cancro al fegato che l’ha strappata all’affetto dei suoi cari a soli 36 anni. Sono in tanti oggi a piangere Silvia Pozzan. Oltre a marito e figlioletto, la trentaseienne lascia la sorella Stefania con Luca, la nonna Rosa, i suoceri Antonio e Chiara e i cognati Francesco e Alice. L’addio a Silvia Pozzan verrà dato domani mattina, alle 10, con un rito civile nel cimitero di Orgiano. (Continua dopo la foto)



L’incidenza del tumore epatico varia molto a seconda delle zone geografiche: è più diffuso in Asia rispetto a Stati Uniti ed Europa. È il sesto tumore più frequente a livello mondiale e la seconda causa di morte per neoplasia: nel 2012 oltre 700.000 persone nel mondo sono morte di cancro al fegato.In Italia è più raro: si stima che ogni anno siano diagnosticati circa 8.900 tumori primari del fegato negli uomini e 4.000 nelle donne (Registro tumori italiano 2017), con un rapporto di circa 2 a 1 tra uomini e donne. (Continua dopo la foto)






Negli uomini l’incidenza cresce rapidamente con l’età: si passa da 3 per 100.000 casi sotto i 45 anni, a 32 per 100.000 nelle persone con età compresa tra 60 e 64 anni, fino a 62 per 100.000 oltre i 75 anni.
Sono invece più frequenti i tumori secondari, ovvero le metastasi che colonizzano il fegato provenendo da altri organi. Il fegato, infatti, proprio per la sua funzione di filtro dell’organismo, riceve il sangue da quasi tutti i distretti corporei e quindi è facilmente sede di metastasi di altri tumori che trovano nel fegato una sede favorevole al loro sviluppo. (Continua dopo la foto)



 


Il tumore del fegato è stato anche chiamato tumore silenzioso perché, soprattutto nelle fasi iniziali, non dà alcun segno di sé. Via via che la malattia si diffonde iniziano a comparire sintomi specifici, tra i quali il dolore alla parte superiore dell’addome, che si può irradiare anche alla schiena e alle spalle, l’ingrossamento del ventre, la perdita di peso e di appetito, la nausea, il vomito, la sensazione di sazietà, la stanchezza, l’ittero (ovvero il colore giallo della pelle), la colorazione scura delle urine e la febbre.

Si tratta di sintomi poco specifici, che possono presentarsi anche in malattie del tutto diverse. In ogni caso vanno riferiti al medico, che valuterà la situazione.

Dietro le quinte del potere Business.it

Ti potrebbe anche interessare: Roma, molestano la figlia e picchiano la madre disabile: aggredite con lo spray

[ssbp]

Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a [email protected]