“Sto male”. Crolla dentro il fast food, morta sotto gli occhi dei clienti


Morte sospetta per una cliente della catena britannica di fast food Pret a Manger. La donna potrebbe essere morta nei mesi scorsi a causa di un’allergia fulminante innescata dall’ingestione d’un sandwich dall’etichetta lacunosa. A rivelarlo è stata la stessa azienda, svelando l’avvio di indagini sul decesso a fine 2017 di una donna di 42 anni, Celia Marsh, residente a Melksham, nella contea inglese del Wiltshire.La donna si è sentita male dopo aver consumato un panino, sulla carta «super vegetariano», e uno yogurt garantito come privo di lattosio, ma forse contenente proteine di origine casearia non rilevate nelle avvertenze. Le verifiche sono ancora in corso, come riferisce oggi la Bbc, sullo sfondo di un rimpallo di responsabilità e smentite incrociate fra i vertici di Pret A Manger e quelli di Coyo, la ditta produttrice delle yogurt. (Continua dopo al foto)



Il caso rappresenta comunque un nuovo brutto colpo per la catena di fast food, riconosciuta corresponsabile di recente della morte nel 2016 di una 15enne, Natasha Ednan-Laperouse, uccisa da una crisi allergica dopo aver mangiato una baguette contenente semi di sesamo non indicati. Per quella vicenda Pret A Manger si è scusata, annunciando da quest’anno l’introduzione di un nuovo sistema di etichettatura con l’indicazione dettagliata a vasto spettro dei potenziali allergeni. (Continua dopo la foto)






Lo shock anafilattico è una rapida sequenza di eventi, per lo più scatenata dal contatto di anticorpi IgE con un allergene, che si sviluppa improvvisamente e può mettere in pericolo la vita del paziente. La pressione si abbassa, il respiro si fa difficoltoso in quanto il polmone è preda di un attacco asmatico grave e la pelle può presentare orticaria o angioedema. (Continua dopo la foto)



 


È scatenato da una massiva liberazione di istamina e di altri mediatori dell’infiammazione allergica da parte di cellule presenti in vari organi (mastociti) e nel sangue (basofili). L’istamina e gli altri mediatori determinano una reazione infiammatoria e vasomotoria generalizzata a tutto l’organismo; in genere la liberazione è scatenata dal contatto tra un allergene e gli anticorpi IgE presenti sulla superficie dei mastociti e dei basofili. Se l’infiammazione si estende alla laringe e alle corde vocali (glottide), incombe il rischio di una ostruzione totale del passaggio del respiro.

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