“Devi dimostrarci di non essere gay”. A 11 anni vittima della follia di genitori ‘animali’


 

L’orrore nascosto tra le mura di casa, in quella stessa famiglia che doveva proteggerlo e aiutarlo a crescere e che invece lo ha costretto a vivere un incubo troppo grande per essere compreso. Un ragazzino di soli 11 anni costretto a fare i conti con la follia del padre e della madre, ossessionati dal pensiero che il giovane fosse omosessuale e per questo decisi a tutti i costi a “fargli cambiare idea”: una vera e propria persecuzione quella iniziata nei confronti del minore, sfociata in una serie di atti talmente orribili da non poter essere commentati.

I due lo hanno infatti costretto a praticare dei veri e propri atti sessuali per “dimostrare loro che non fosse gay”. Una storia venuta alla fine alla luce con i genitori che, come spiega il Mirror, sono finiti in carcere. Sei anni al padre, che ha spinto il figlio ad avere un rapporto con la matrigna per “fargli vedere che gli piacevano le femmine”. Nove alla donna. I fatti sono andati in scena nella casa della coppia a Reading, in Inghilterra. (Continua a leggere dopo la foto)



I fatti risalgono in realtà quasi vent’anni fa ma soltanto ora la vittima, rimasta anonima per ovvi motivi, ha trovato finalmente la giustizia che aveva sempre cercato. Ormai 30enne, ha spiegato di aver cercato di raccontare quegli orrori troppo grandi per lui a un agente di polizia della città che però, all’epoca, non gli aveva creduto, convinto che stesse esagerando e rifiutandosi di investigare oltre. Un caso che ha sconvolto gli utenti in rete e scatenato polemiche a non finire. (Continua a leggere dopo la foto)






Come emerso nel corso del processo i due avevano iniziato una vera e propria persecuzione nei confronti di quello che ai tempi era soltanto un ragazzino di 11 anni, abusi perpetrati più e più volte soltanto per riuscire alla fine a “farlo smettere di essere gay”. Una paura irrazionale che si era impossessata dei due, spingendoli fino al punto di costringere il bambino a fare sesso con la matrigna così da “tornare sulla retta via”. Un processo che ha avuto un grande eco mediatico. (Continua a leggere dopo la foto)



 

“Il danno che avete provocato nella mente e nel corpo di quel ragazzino – ha detto il giudice in aula – è qualcosa di inaccettabile. Dovevate proteggerlo, assisterlo, incoraggiarlo nel corso della sua crescita. Avete tradito la sua fiducia nel peggiore dei modi”. Soddisfazione è stata espressa dai legali della vittima, che si dicono felici di aver finalmente dimostrato quanto accaduto tanti anni prima.

“Oddio no!”. Dietro la divisa della polizia c’era un mostro capace di tutto. Quello che ha fatto a questa bambina di 4 anni non può essere commentato

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