“Marcus è morto così”. Aveva 12 anni appena, un piccolo angelo volato in cielo troppo presto


Correva e giocava come tutti i bambini della sua età. Amava la vita e il cricket, sua grande passione. Poi una giorno durante uno scontro di gioco, un infortunio cambia la sua vita per sempre. La corsa in ospedale rivela qualcosa di terribile, qualcosa di neppure lontanamente immaginabile. Così infatti la mamma di Marcus Richmond racconta come ha scoperto che il figlio era malato e il calvario nei due anni di malattia in cui i medici hanno tentato di tutto per far sì che guarisse senza però riuscire a salvargli la vita.Il ragazzo è morto a 12 anni, dopo aver combattuto per 2 il cancro. Dopo essersi fatto male mentre giocava con i suoi amici è stato portato in ospedale a causa di un braccio rotto, ma gli esami condotti hanno dimostrato che in realtà c’era qualcosa di ben più grave di una frattura: Marcus aveva un cancro alle ossa. Si trattava di un osteosarcoma, un cancro raro osseo, che purtroppo era molto esteso.«Hanno scoperto che si era già diffuso ai suoi polmoni e Marcus ha iniziato otto mesi di chemioterapia quasi immediatamente». (Continua dopo la foto)



Ha raccontato la madre, come riporta Metro. Sembrava che la situazione migliorasse, ma tornando da un viaggio la mamma ha notato il braccio del figlio gonfio: il cancro era tornato e Marcus ha dovuto sottoporsi a nuovi cicli di chemioterapia.«Dopo due cicli di circa cinque settimane ciascuno, i medici ci hanno chiamato e ci hanno detto che la chemioterapia non funzionava più e che non c’era nient’altro che potevano fare per mio figlio», ha concluso in lacrime. (Continua dopo la foto)






Il ragazzo è morto dopo una lotto estenuante contro la malattia, ma ha sempre mantenuto il sorriso anche quando gli è stato amputato il braccio fino alla spalla. L’osteosarcoma colpisce più spesso soggetti di sesso maschile con due picchi di incidenza: tra i 10 e i 30 anni e negli anziani, le sedi più frequenti sono le metafisi delle ossa lunghe, soprattutto attorno al ginocchio: il femore, specie in zona diafisaria distale e la metafisi prossimale della tibia, e l’omero prossimale.  (Continua dopo la foto)



 

Si manifesta con dolore intenso, tumefazione, cute calda, spesso con evidente reticolo venoso. Ne esistono due varietà: quella centrale e quella periferica. La varietà centrale a sua volta può essere osteolitica (provoca la distruzione del tessuto osseo circostante e, all’esame radiografico, dà un’immagine di osso ‘scoppiato’) o osteoblastica (determina la produzione di osso, spesso sotto forma di lamelle perpendicolari alla superficie dell’osso: all’esame ai raggi Xpuò risultare un’immagine a pettine o a raggi di sole). La varietà periferica a sua volta si suddivide in parostale e periostea a seconda che il tessuto osseo maligno cresca superficialmente al periostio oppure tra il periostio e la corticale dell’osso interessato dalla neoplasia. Le varietà centrali hanno un comportamento molto aggressivo in quanto crescono rapidamente e presentano una spiccata tendenza a dare metastasi ai polmoni e ad altri organi.

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