Ha trascorso un mese nella tana di un orso che lo aveva messo da parte come cibo per l’inverno. No, non è a trama di Revenant, il figlio che ha fatto vincere l’Oscar come miglior attore a Leonardo Di Caprio, ma una storia vera che è successa nella remota regione russa della Tuva.
Come racconta il Daily Mail, l’uomo, di cui è stato svelato solo il nome, Alexander, si sarebbe fratturato la spina dorsale durante un combattimento con l’orso che poi lo avrebbe portato nella sua tana e tenuto in serbo per l’inverno. Alexander è stato trovato da alcuni cani da caccia. La sua è stata una vera fortuna, se fosse passato altro tempo senza dubbio non ce l’avrebbe fatta. Una volta ritrovato, l’uomo è stato portato in ospedale ed è lì che i medici si sono accorti che aveva la spina dorsale fratturata a causa del combattimento con l’orso bruno. L’uomo ha raccontato che, nonostante avesse provato a reagire, l’orso lo aveva messo ko e lo aveva portato nella sua tana. Continua a leggere dopo la foto
Quando è giunto in ospedale l’uomo era in bilico tra la vita e la morte. Così emaciato che ormai sembrava praticamente una mummia. La storia scioccante di Alexander fa pensare proprio al film Revenant, nel quale il premio Oscar Leonardo Di Caprio sopravvive a un brutale attacco di un orso. Alexander ha raccontato di aver bevuto, per sopravvivere, la sua urina. Secondo i medici è un miracolo che sia rimasto in vita. Ma come lo hanno ritrovato? Continua a leggere dopo la foto
Dei cacciatori russi hanno trovato Alexander dopo che i loro cani, passando di fronte alla tana dell’orso, si sono fermati e hanno iniziato ad abbaiare. A quel punto i cacciatori sono entrati nella tana e hanno trovato quello che credevano fosse una mummia umana. Poi lo hanno estratto e si sono accorti che era vivo. Rapporti locali riportano che l’uomo ricorda il suo nome, ma non il suo cognome né l’età. Immaginate che choc ha subito, poverino. Continua a leggere dopo la foto
L’uomo, come riporta il referto medico, ha “ferite gravi e tessuto in decomposizione” a causa del troppo tempo immobile passato all’interno della tana dell’orso. Nel referto si legge anche che “I medici locali non possono spiegare come l’uomo sia sopravvissuto a tali ferite”. Gli orsi bruni sono famosi per catturare la loro preda per poi lasciarla “riposare” prima di consumarla. Ora l’incubo di Alexander è finito, speriamo che torni quanto prima alla normalità.
“Ho mal di pancia”. In ospedale i medici trovano 8 cucchiai nel suo stomaco03
Ultima modifica il 26-06-2019 alle ore 12:25/