Mangia un ghiacciolo sotto il sole, bimbo di 5 anni si riduce così


Amy e Matt Parkin-Low sono due genitori che in genere non danno da mangiare dolci ai loro tre bambini. Ma, una settimana fa, i due erano con i loro bimbi in vacanza in Messico e alloggiavano in lussuoso hotel di Cancun. I loro bimbi desideravano tanto un ghiacciolo al lime di quelli fatti a mano dallo staff della struttura e, per non sentire capricci, nel pieno relax della loro vacanza, hanno dato l’ok. Henry, il bimbo di 5 anni, chiedeva da giorni quel ghiacciolo al lime e i genitori non hanno saputo dire di no. Anche perché avevano letto che quei ghiaccioli erano fatti completamente con ingredienti naturali. In più non avevano zuccheri né additivi.

Ma, poco dopo aver gustato il suo ghiacciolo, Amy ha notato sulla bocca del figlio delle strane macchie rosse. Alla fine della giornata quelle macchie rosse erano diventate delle vesciche gonfie e doloranti. “Inizialmente abbiamo pensato che avesse preso un’afta” ha raccontato Matt, consulente delle risorse umane di Tunbridge Wells, al Daily Mail. Continua a leggere dopo la foto



“Ma poi abbiamo notato che le aree rosse e infiammate sembravano essere quelle in corrispondenza di dove era sgocciolato il ghiacciolo”. Il piccolo aveva quelle strane vesciche sulla bocca ma anche sul braccio e sul petto. Mamma e papà, preoccupatissimi, cercano di mettersi in contatto con il proprio medico ma senza successo. Allora Amy inizia a fare ricerche online per cercare di capire cosa sia capitato a suo figlio. Navigando in rete, Amy capisce che il figlio ha avuto una reazione scatenata dal contatto tra le sostanze chimiche vegetali contenute nel ghiacciolo e il sole. Continua a leggere dopo la foto






Si chiama foto piodermite e si pensa che colpisca circa 16 persone su 100.000 e possa anche essere scatenata dall’esposizione al succo di limoni, arance (ma anche sedano, fichi, carote e pastinache). La condizione si verifica quando i composti all’interno delle piante chiamati furocumarine reagiscono con i raggi UVA, causando danni alla pelle. Come si riconosce? I sintomi sono macchie rosse e pruriginose sulla zona dove si trovava il succo che compaiono circa 12 ore dopo la “reazione”. Continua a leggere dopo la foto



 


Il dottor Sweta Rai, del King’s College Hospital di Londra, ha detto: “Spesso vediamo casi di questa problematica all’inizio dell’estate o in primavera, quando le famiglie non si rendono conto di quanto il sole sia forte”. E ha aggiunto: “È importante che le persone che hanno un problema di questo tipo cerchino il prima possibile un aiuto specialistico per evitare danni a lungo termine. Per tenere a bada il prurito e il rossore, il dermatologo consiglia una crema a base di steroidi. Di solito il problema scompare nel giro di una settimana, massimo due.

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