“Fai schifo”. Lo insultano su Facebook: giovane papà si toglie la vita a 27 anni


Kenny Gregg aveva 27 anni quando si è tolto la vita. La famiglia del giovane è sconvolta non solo perché l’uomo si è tolto la vita ma soprattutto per il motivo per cui lo ha fatto. Secondo quanto sostengono i familiari di Gregg, l’uomo si sarebbe tolto la vita a causa di certi insulti ricevuti su Facebook ai suoi post. Secondo i familiari, Kenny sarebbe ancora vivo se non fosse stato preso a male parole sul social.

Kenny Gregg è morto all’inizio del 2019 e ora i familiari dell’uomo stanno cercando di sensibilizzare il governo a essere più attento a ciò che accade sui social network. A riportare questa terribile storia è il Mirror che ha spiegato che il ragazzo, prima di uccidersi, si era rivolto a un avvocato e gli aveva mostrato una lista molto lunga di insulti di certi troll di internet. Ecco perché la sua famiglia si è convinta che il ragazzo si sia tolto la vita a causa di quei commenti crudeli. Continua a leggere dopo la foto



Poi, qualche tempo dopo aver parlato con l’avvocato, ha scritto un messaggio alla sorella Carolyn: “Ti amo” le ha scritto. Poi, a casa dei genitori, nell’Irlanda del nord si è tolto la vita. Era il 3 gennaio 2019. A ritrovarlo, la mattina seguente, sul suo letto senza vita, è stata proprio la sorella. Il ragazzo aveva preso dei farmaci (quelli di sua madre) senza prescrizione: lo aveva fatto di proposito perché voleva avvelenarsi. Continua a leggere dopo la foto






Quando la sorella lo ha ritrovato, non ha minimamente capito il motivo del suo gesto. Dopo qualche tempo di sofferenza atroce, sia Carolyn che i genitori di Kenny vengono a conoscenza di un post su Facebook che circolava su di lui. Era un post molto crudele e la famiglia ha deciso di pubblicarlo dopo la sua morte per sensibilizzare le persone sui danni che possono fare i social. La sorella di Kenny ha dichiarato: “C’erano 40 commenti orribili e tutti dicevano che Kenny faceva schifo e che era una persona orribile”. Continua a leggere dopo la foto



 

Ha aggiunto: “Se non fosse per quei commenti su Facebook, siamo certi che Kenny sarebbe ancora vivo oggi. Invece la piccola Esmé, la figlia di Kenny, ora non ha un padre. E ha solo 2 anni”. La madre del ragazzo ha raccontato che suo figlio era un burlone, amava i social e spesso i suoi post diventavano virali. Nell’ultimo periodo aveva vissuto un momento buio: aveva rotto con la madre della figlia ed era stato vittima di insulti pesanti su Facebook. Ora la sorella ha lanciato una petizione affinché non accadano più cose del genere per colpa di un social network.

I loro 3 figli muoiono insieme, nello stesso momento. I genitori pensano al suicidio

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