La fidanzata gli lancia l’anello dopo una lite: Matthew Oliver si toglie la vita a 28 anni


Matthew Oliver si è ucciso a 28 anni dopo una lite con la fidanzata. Il ragazzo è stato trovato senza vita il giorno dopo la discussione: si è impiccato. Lui e Lauren Clarke si frequentavano da 22 mesi e, durante un barbecue di famiglia, lo scorso luglio, hanno iniziato a discutere, cosa che può capitare tra fidanzati. Lui a un certo punto ha perso la pazienza e ha rivolto il gesto del pugno verso la ragazza. Lei gli aveva appena lanciato l’anello di fidanzamento che lui le aveva regalato. Lui, a quel punto, ha creduto che lei volesse chiudere così ha fatto quel gesto. Sbagliato, senza dubbio.
“Non gli parlavo, gli avevo lanciato l’anello e lui si è spazientito. Prima ha mimato il gesto del pugno, poi è uscito alle 21.30 circa” ha raccontato la ragazza. “Io mi sono messa a letto ma quando è tornato lui non si è infilato nel letto con me. La luce era accesa e non capivo cosa stesse facendo”. Continua a leggere dopo la foto



La ragazza si è svegliata intorno alle 6.30 e ha visto che l’auto del fidanzato era ancora parcheggiata sotto casa nonostante il suo turno di lavoro: alle 7 sarebbe dovuto andare al lavoro. “Sono andato al piano di sotto e ho guardato fuori dalla finestra – ha spiegato – e l’ho visto impiccato. Sono rimasta senza parole e sono corsa di sopra per chiamare sua madre e poi i soccorsi”. Il medico legale ha detto che a Matthew erano stati prescritti anti-depressivi che però non aveva mai preso. Continua a leggere dopo la foto






Come ha spiegato la madre di Matthew, al ragazzo erano stati prescritti antidepressivi dopo che sia a lei che al padre era stato diagnosticato un cancro. “Niente prima di quel momento aveva fatto sospettare che avrebbe potuto compiere un gesto estremo. Non aveva mai dato cenni di avere problemi mentali” ha chiarito la madre. “Penso che si sia suicidato”, queste le parole usate da Lauren per spiegare alla madre di Matthew quel che era successo. Continua a leggere dopo la foto



 


L’autopsia ha evidenziato che il signor Oliver aveva 109 milligrammi di alcol per 100 millilitri di sangue al momento della morte. Cioè la quantità di alcol era superiore a quella tollerata per guidare. Tuttavia, come ha spiegato il medico legale Nigel Meadows “Al momento della sua morte, aveva una quantità moderata di alcol nel suo sistema, ma non abbastanza da compromettere il suo giudizio”.

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