Alcune persone, si sa, sono vere e proprie maniache dello shopping, e farebbero qualunque cosa per potersi dare a spese folli. Ma forse non tutti sarebbero disposti a fare quello che ha fatto Carisa Barker, una ventenne originaria di Salt Lake City, nello Utah. La ragazza, studentessa e babysitter part-time, ha deciso di andare per due volte a settimana in una clinica a donare il suo plasma, per arrotondare lo stipendio e poter finanziare la sua mania sfrenata per gli acquisti. (Continua a leggere dopo la foto)
Il plasma è quel liquido giallastro presente nel sangue che resta una volta tolte le piastrine e i globuli bianchi e rossi. Si tratta di un fluido costituito da acqua, sali minerali, proteine ed enzimi, che viene utilizzato nei medicinali usati per curare le persone che soffrono di ustioni, shock, traumi e altre emergenze mediche. Mentre per la donazione del sangue non è prevista alcuna remunerazione, per quella del plasma viene corrisposto un compenso. Il processo è più lungo di un semplice prelievo di sangue e può essere fatto con maggiore frequenza, dato che, in seguito all’estrazione del plasma, i restanti componenti del sangue vengono immessi nuovamente nell’organismo. (Continua a leggere dopo la foto)
La ragazza ha confessato apertamente di avere una serie dipendenza dalla shopping, che considera terapeutico, ma sostiene che la vendita del plasma la stia aiutando:«Mi fa sentire bene sapere che sto aiutando le persone. Ho intenzione di continuare a donare». La sua famiglia, racconta Carisa, è consapevole di quello che sta facendo, così come i suoi amici, i quali cercano di convincerla a smettere di fare acquisti compulsivi e di donare il plasma. Tuttavia la studentessa non sembra allarmata: «Se mangio molte proteine, mi nutro in modo sano, non mi succede nulla» afferma.
Ultima modifica il 27-05-2019 alle ore 17:35/