Neonato muore tra le braccia del papà 2 settimane dopo la scomparsa della mamma


Morto a poche settimane di vita tra le braccia del papà. Si chiamava Matthew, proprio come il padre, ma era stato soprannominato “miracle baby”: la sua mamma è deceduta mentre lo dava alla luce nell’ospedale di Jacksonville, in Florida, in seguito a gravi complicazioni durante il parto e il piccolo era miracolosamente riuscito a sopravvivere nonostante, come ha raccontato suo padre ai media statunitensi, la prolungata permanenza senza ossigeno gli abbia causato gravi e irreversibili danni cerebrali.

Fin dalla nascita, dunque, la vita del piccolo Matthew Accurso era risultata irrimediabilmente compromessa. E mentre Matthew (il papà) piangeva la morte della moglie e si prendeva cura delle sue tre figlie, Ali Rose (8 anni), Naomi Bell (5) e Layne Louise (2) ha fatto il possibile per rimanere accanto al bambino, ma due settimane dopo la scomparsa di Lauren, 37 anni, si è spento. (Continua dopo la foto)



Il papà del bimbo ha raccontato alla stampa che alcuni giorni fa i medici, dopo due settimane di terapia intensiva, hanno deciso di eliminare i supporti vitali dal momento che la situazione del piccolo era ormai definitivamente compromessa. “Ringrazio i dottori per il grande lavoro che hanno fatto per strappare mio figlio alla morte”, ha detto straziato. (Continua dopo la foto)






Matthew e Lauren stavano insieme da 20 anni e aspettavano con grande emozione l’arrivo del quarto figlio, un maschietto dopo tre femminucce. Ma il destino ha voluto che non provassero mai la gioia di stringere insieme tra le braccia quel bambino. Papà Matthew ha scritto un lungo messaggio sui social. Ha definito il figlio “un miracolo”: “Si è salvato anche se è rimasto senza ossigeno” e “contro ogni probabilità, ha aperto gli occhi, ha respirato da solo, ha pompato il sangue nel suo cuoricino forte e ha mosso gli arti senza neanche fare rumore”. (Continua dopo le foto)



 


“Ho imparato che i miracoli sono miracoli – ha continuato – anche se non li vediamo. Il mio miracolo è stato vivere accanto alla mia anima gemella per 20 anni e avere da lei quattro bambini meravigliosi”. “Il mio miracolo – ha concluso – è aver stretto tra le mie braccia mio figlio finché ho potuto, ora sarà sua mamma a farlo in Paradiso”. Ora, dopo il decesso del piccolo, è stata lanciata una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe per aiutare la famiglia in questo momento difficile.

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