Si sveglia con occhi neri e faccia sfregiata: è stato il gatto, con i suoi graffi


Heidi Plamping, 42enne canadese, è stata attaccata violentemente dal suo gatto che le ha provocato ferite assurde. L’animale, Storm, si era impaurito alla vista di un grosso cane così è salito sulla testa della sua padrona e, mentre si arrampicava, l’ha graffiata coi suoi artigli. Sul volto. Lì per lì la donna aveva avuto dolore ma dopo 3 giorni i suoi occhi si sono iniziati a gonfiare molto. Lei, però, ha pensato fosse colpa della polvere alla quale è allergica. Nei giorni seguenti le condizioni del suo viso peggiorano e la sua faccia si ricopre di un’orribile eruzione cutanea. La donna va dal medico che le dà della pasticche e la fa tornare a casa. Quei farmaci, però, non le fanno nulla e dopo 4 giorni la donna è costretta ad andare in ospedale dove le fanno delle flebo di antibiotici contro il gonfiore.

I medici capiscono subito che la causa del gonfiore di Heidi sono i graffi ricevuti dal suo gatto e le spiegano che i graffi possono essere molto pericolosi: i gatti possono trasferire batteri, che, in casi molto rari, possono portare a complicazioni potenzialmente fatali come la sepsi. Continua a leggere dopo la foto



La signora Plamping, una consulente di marketing digitale che vive a Cochrane, in Alberta, era andata a trovare degli amici e aveva portato con sé Storm, cosa che aveva già fatto altre volte. Solo che quella volta c’era stata una novità: la sua amica aveva preso due grossi cani danesi che avevano terrorizzato il gatto. Il quale, per sfuggire ai due animali, si era arrampicato sulla testa della sua padrona. “I loro cani sono molto amichevoli, ma il mio gatto non aveva mai visto un cane e si è spaventato”. Continua a leggere dopo la foto






“Alla fine l’ho presa in braccio in modo da poterla portare dentro. Era così spaventata che mi ha messo il muso contro la testa poi ha iniziato a graffiarmi”. Risultato: 7 graffi sul viso, 3 sulla mano e sul braccio. Il giorno dopo Heidi si era svegliata con un occhio nero ma non aveva pensato fosse colpa del fatto. Poi la sua faccia si gonfia e si ricopre di un’eruzione cutanea. Col passare dei giorni la situazione peggiora e lei decide di andare in ospedale dove scopre che l’eruzione cutanea e il gonfiore sono collegati ai graffi del gatto. Continua a leggere dopo la foto



 

“I medici in ospedale mi hanno detto che i graffi dei gatti possono essere molto pericolosi, possono persino portare alla sepsi. E alla morte. Sono rimasta scioccata”. La Bartonella henselae è un proteobacterium trasportato dai gatti che può provocare batteriemia, endocardite, angiomatosi bacillare e peliosi epatica. Come ci si accorge? Dopo qualche giorno dalla rottura della pelle, si può verificare una lieve infezione nel sito della lesione che può crescere fino a diventare gonfia, rossa e dolorosa. Conosciuta come “malattia da graffio di gatto”, può diventare fatale se non trattata rapidamente. Heidi ha deciso di raccontare la sua storia per sensibilizzare tutti sulla gravità della cosa.

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