Strappa le carte, rovescia il banco delle firme: caos al funerale. E arrivano i carabinieri


 

E al funerale sono costretti a intervenire i carabinieri. Si è scatenato il caos, l’altra mattina, nella chiesa di Casale di Scodosia (Padova), dove alle 10 si sarebbero dovute tenere le esequie di un’anziana di 86 anni. Il condizionale in questo caso, almeno per la prima parte della storia, è d’obbligo perché uno dei figli della donna, titolare di un bar nella Bassa padovana, voleva impedirne la celebrazione. Il funerale era in programma alle 10, ma l’uomo si è presentato in chiesa con mezz’ora d’anticipo, riporta Il Gazzettino. Dopo aver parcheggiato la monovolume davanti all’ingresso della chiesa, come se volesse sbarrarlo, ha iniziato ad agitarsi prima sventolando in aria un mazzo di chiavi, poi scagliandosi contro le epigrafi appese alla bacheca e buttando all’aria il banchetto con il registro delle firme. Un impeto di rabbia per cui, come detto, si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine, avvertite dai presenti per evitare che la situazione degenerasse e per calmare l’uomo. (Continua dopo la foto)



“Lo abbiamo visto camminare avanti e indietro sul piazzale – hanno raccontato alcune persone che hanno assistito alla scena – parlava ad alta voce facendo riferimenti alla madre e ai fratelli, come se volesse sfogarsi, immaginando di rinfacciare alla madre alcuni atteggiamenti che non gli erano andati giù”. Il gesto dell’uomo, dunque, andrebbe collegato a vecchi rancori: sembra infatti che negli ultimi anni non corresse buon sangue né tra lui e la madre, né tra lui e gli altri tre fratelli. (Continua dopo la foto)






Vista la situazione, i carabinieri hanno raggiunto il sagrato della chiesa e, una volta sul posto, hanno convinto il barista a seguirli in caserma. Lì l’uomo, evidentemente scosso, è scoppiato a piangere. Il feretro della madre, nel frattempo, ha raggiunto la chiesa e il funerale è stato celebrato senza ulteriori intoppi. “Quando siamo arrivati in piazza – ha spiegato il parroco don Claudio Bellotto – era tutto tranquillo, sembrava che non fosse successo niente e la celebrazione si è svolta normalmente, come qualsiasi altra”. (Continua dopo la foto)



 


Il sacerdote e i fratelli dell’uomo non si erano accorto di nulla. Solo più tardi sono stati informati del caos. Non mi sono accorto di nulla – ha detto uno di loro – perché quando abbiamo raggiunto la chiesa accompagnando il feretro, non c’era niente di strano». E infatti, si legge sempre su Il Gazzettino, il tavolino con le foto dell’anziana scomparsa e il registro delle firme era di nuovo in piedi. Come se non fosse successo nulla. Le epigrafi, invece, erano state completamente stracciate dall’uomo prima dell’inizio della funzione e questo gesto adesso potrebbe costargli una denuncia.

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