L’amara confessione della donna che sostiene di avere 129 anni: “Vivere così a lungo è una punizione di Dio”


 

Una vecchietta che proviene dalla Russia afferma di avere 129 anni. Koku Istambulova però non è felice della sua età, dopo aver attraversato conflitti mondiali, guerre civili e deportazioni dice: “Non ho avuto un solo giorno felice, vivere così a lungo è una punizione di Dio”. A raccontare la sua storia è la stessa Koku, una vecchietta originaria della Cecenia che sostiene di essere nata nel 1889, dunque di avere 129 anni. Una età impossibile da verificare, per via della mancanza di documenti affidabili sulla sua nascita o sulla sua infanzia, ma la longevità nelle popolazioni che abitano nel Caucaso come lei è comune. La mancanza di certificati però le impedisce di apparire come la donna più vecchia al mondo, con il Guinness dei primati che appartiene alla giapponese Chiya Miyako nata nel 1901. (C0ntinua dopo la foto)



L’anziana russa ricorda benissimo i tempi dello zar, quando lavorava con la sua famiglia nei campi. Nell’unico documento che possiede, ma che non può essere verificato negli archivi, è nata il 1° giugno 1889. Se la data è corretta, significa che la Istambulova aveva già 27 anni quando la Rivoluzione Russa spodestò lo zar Nicola II, 55 quando la Seconda Guerra Mondiale finì, e 102 quando l’Unione Sovietica crollò. Una vita segnata dal dolore, dice la stessa Koku che fu deportata on la famiglia in Siberia… (C0ntinua dopo le foto)








“Sono sopravvissuta alla guerra civile russa, alla seconda guerra mondiale, alla deportazione, sono passata attraverso due guerre cecene e posso dire che la mia vita non è stata felice. Ho lavorato tutta la mia vita e non ho avuto tempo per il riposo o il gioco. Guardando indietro alla mia vita infelice vorrei essere morta quando ero giovane.  Sono stanca. La lunga vita non è affatto un dono di Dio per me, ma una punizione”.

Fonte: www.blitzquotidiano.it

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