Umberto, 32 anni, è un giovane napoletano che non solo ha saputo convivere con la sua malattia, il diabete, ma anche fatto di questa il suo scopo, il suo obiettivo nella vita: è diventato medico per aiutare chi ne affetto come lui. È Il Mattino a raccontare la storia di Umberto Paglionico, diabetico da quando aveva tre anni. La malattia non gli ha mai consentito di avere una vita “normale”, spiega il quotidiano, ma nonostante gli dicessero che era “un limite”, alla fine si è rivelata la sua forza.
Ma non senza attraversare momenti di grossa delusione. La più grande è stata quando Umberto ha sostenuto il concorso per lavorare alle Ferrovie dello Stato. Aveva superato tutti gli step, racconta ancora a Il Mattino, ma ciò nonostante alla fine è stato scartato. Gli è stato detto che non avrebbe potuto ricoprire il ruolo da capotreno proprio a causa del diabete. (Continua dopo la foto)
È stato a quel punto che Umberto ha deciso di cambiare totalmente strada e fare così della patologia con cui convive da quando è piccolissimo la sua forza. Ha lasciato stare la carriera nelle Ferrovie e si è iscritto all’Università, facoltà di Medicina, con l’intenzione di aiutare i malati di diabete. A spingerlo, la voglia di unire alla tecnica e allo studio la capacità di comprendere il paziente grazie alla sua esperienza diretta. (Continua dopo la foto)
Oggi Umberto Paglionico, 32 anni, dopo essersi laureato, sta facendo la specializzazione ed è felice di poter aiutare i malati. Soprattutto ad accettare la patologia in una realtà come Napoli, dove questo risulta ancora più difficile, conclude il quotidiano. Il diabete in Italia colpisce circa il 6,34% della popolazione, pari a 3,84 milioni, a cui si aggiunge un altro 2% circa di sommerso. In Europa sono circa 58 milioni le persone che vivono con il diabete mellito di tipo 2 e saliranno a 67 milioni entro il 2045. (Continua dopo la foto)
È quanto emerso nei giorni scorsi a Roma nel corso della conferenza stampa di presentazione dello studio internazionale di fase 3 ‘Credence’ (Canagliflozin and renal events in diabetes with established nephropathy clinical evaluation) sul diabete mellito di tipo 2. “È in corso una vera e propria pandemia di diabete in Italia, ma in generale nel mondo – ha detto Giuseppe Pugliese, professore ordinario di Endocrinologia all’Università La Sapienza di Roma – dove si calcola che dal 2017 al 2045 ci sarà un aumento di circa la metà dei casi di diabete”.
“Credo di aver vinto qualcosa…”. E aveva ragione: 5 milioni di euro
Ultima modifica il 08-05-2019 alle ore 20:48/