Crede di avere un parassita nello stomaco ma ha un cancro allo stadio terminale


Si chiama Gary Pritchard, ha 32 anni, e a novembre ha scoperto di avere un tumore allo stadio terminale. E pensare che lui credeva di avere un parassita nello stomaco… L’uomo era con sua moglie, la 30enne Sophie Barr, quando ha scoperto di avere la malattia. Ora la coppia deve ancora trovare il coraggio di dire la verità alle figlie Betty, 7 anni e Honey, 3. La notizia della malattia ha devastato la famiglia: Gary non riesce ancora a crederlo possibile e sta cercando di trovare il modo per curarsi. Pare che in Messico pratichino un trattamento che gli permetterebbe di stare meglio almeno per un po’.
“Certi giorni si sente meglio e riesce persino a uscire di casa – ha spiegato la moglie dell’uomo – ma la maggior parte del tempo sta sdraiato a letto senza forze”. “Non sono ancora riuscito a trovare le parole giuste per dirlo alle bambine – ha aggiunto – e credo di non avere abbastanza coraggio per farlo: ogni volta che ci provo, qualcosa mi impedisce di farlo”. Continua a leggere dopo la foto



Una storia choc, come la malattia che non sta dando scampo al giovane. Pritchard, ex intonacatore, sperava che i medici trovassero ulcere gastriche nel suo stomaco e invece hanno trovato un cancro, un cancro che lo costringe a letto. “Sono addolorata e afflitta: non ho mai provato nulla di simile in vita mia – ha detto la moglie – la sofferenza più atroce è vedere soffrire mio marito. Le mie figlie non dovrebbero vedere quanto il loro papà stia soffrendo. Ha perso così tanto peso ed è così debole”. Continua a leggere dopo la foto






E ha aggiunto: “Per loro è terribile: adorano il padre e non è giusto che lo vedano in queste condizioni… Prima il padre faceva di tutto per loro. Ora, però, non può. E non c’è nulla che si possa fare”. La signora Barr ha raccolto intanto 36.000 sterline: ha sensibilizzato amici, parenti, ha lanciato concorsi radiofonici, il tutto per racimolare fondi per il trattamento del marito, un trattamento costoso utile per tenerlo in vita un po’ di più. Continua a leggere dopo la foto



 

La donna lo spera tanto. Spera che la clinica messicana Hope4Cancer, che offre ai pazienti programmi personalizzati per combattere il cancro utilizzando varie “terapie integrate”, possa realmente aiutarlo. La donna, che è stata costretta a chiudere il negozio di vestiti per bambini per prendersi cura del marito, ha detto a Metro: “Abbiamo studiato, dal giorno in cui gli è stata diagnosticata la malattia, tutti i tipi di trattamento e alla fine abbiamo trovato questo in Messico. Non ci arrendiamo e faremo di tutto per curarlo”.

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