Si sa che le vie del signore sono tante e diverse e che spesso sono incomprensibili e noi non possiamo far altro che pregare e seguirlo. A raccontare questo miracolo che ha come protagonista un bimbo, è il padre del bimbo stesso, Manuel De Nicolò. Manuel vive insieme a sua moglie Elisabetta a Putignano, in provincia di Bari.

È stato lui stesso a dire che insieme alla moglie erano cattolici ma non praticanti. Seguivano la fede cristiana solo ed esclusivamente per tradizione, come succede a molti di noi che presi dagli impegni quotidiani mettiamo in secondo piano la nostra fede. Ma Dio è grande, com’è grande la sua misericordia.  E quando sente che una delle sue pecorelle si allontana dal gregge, si mette alla sua ricerca per ritrovarla e riportarla da lui. Così è successo anche con Manuel ed Elisabetta. (Continua a leggere dopo la foto)

Il bambino è cresciuto bene fino all’età di un anno, Dopodiché sono iniziati i problemi. Preoccupati i genitori l’hanno portato dal dottore. È il 23 di gennaio del 2009, quando Joshua aveva meno di 2 anni, presso l’ospedale di San Giovanni Rotondo, che gli hanno diagnosticato un neuroblastoma mediastinico posizionato tra il cuore e i polmoni. Si trattava di una grave forma di tumore che aveva anche un’infiltrazione midollare e tante metastasi scheletriche. Per essere più precisi, Joshua aveva nel suo corpicino ben 22 tumori. (Continua a leggere dopo la foto)

Joshua da quel momenti ha fatto 17 radioterapie in anestesia generale, 80 cicli di chemioterapie e un processo di autotrapianto. I medici non gli avevano dato alcuna speranza di vita. Ma i due giovani genitori decisero di rivolgersi a Dio ed alla Madonna, chiedendo loro di guarire il loro figlio e di affrontare un lungo viaggio per andare a Medjugorie, nonostante i medici dicevano loro che sarebbe stato inutile. (Continua a leggere dopo la foto)

Ma le vie del signore sono infinite e Joshua, ritornato da questo viaggio, guarisce. Per sentire quello che è successo dopo l’apparizione della Madonna, vi invitiamo a guardare il video, con il racconto di Paolo Brosio, testimone in prima persona di quello che è successo a Joshua.