“Stava per sposarsi”. Ecco chi era Vincenzo, il carabiniere ucciso a Foggia


“Si è fermato solo quando aveva finito il caricatore e non aveva più munizioni”. Così il procuratore capo della repubblica del tribunale di Foggia, Ludovico Vaccaro durante la conferenza stampa convocata nel capoluogo da uno all’indomani dell’omicidio del carabiniere Vincenzo Carlo Di Gennaro avvenuto ieri a Cagnano Varano e il fermo del pregiudicato Giuseppe Papantunono. ”L’episodio è di una estrema gravità e ferisce non solo l’Arma ma tutte le forze dell’ordine e il Paese perché è stato ucciso volutamente un carabiniere in servizio che altro non faceva che il suo dovere”.

Si sarebbe dovuto sposare a breve con la compagna il maresciallo maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro, 46 anni, vicecomandante della Stazione Carabinieri di Cagnano Varano (Foggia). Ha trovato invece la morte in un sabato mattina di aprile nella piazza principale del paese. Per mano di un pregiudicato che gli ha sparato mentre era in auto con il giovane collega Pasquale Casertano. Continua dopo la foto



“Conoscevo molto bene il maresciallo – ricorda il sindaco di Cagnano Varano, Claudio Costanzucci – era nella nostra stazione carabinieri da anni. Era una presenza storica della caserma. Lo incontravo tutte le mattine. Oltre ad essere una persona molto disponibile era un uomo che faceva sempre il proprio dovere. E – continua – proprio facendo il suo dovere è caduto per lo Stato. È una tragedia per tutti noi che siamo una piccola comunità”. Continua dopo la foto






Le parole del sindaco ritornano in quelle degli abitanti del paese foggiano di settemila anime, sotto choc per quanto accaduto. “Brava persona, bravissima persona, rispettata da tutti qui”, dicono i tanti cittadini ancora increduli per l’accaduto. “Lo conoscevo bene perché veniva spesso ad acquistare nella mia ferramenta materiale elettrico per la caserma”, racconta Giuseppe che ha un’attività commerciale a poche decine di metri dal luogo della tragedia. Continua dopo la foto



 


Il maresciallo Vincenzo Carlo Di Gennaro viveva con il padre a San Severo, a circa un’ora d’auto da Cagnano Varano. Sono i suoi colleghi dell’Arma a riferire che stava organizzando tutto per le nozze. Di Gennaro aveva infatti da qualche tempo una relazione con una donna di San Severo, con la quale stava decidendo la data del matrimonio.
Anche i colleghi lo ricordano come “la bontà fatta persona”. Era impegnato anche nel mondo del volontariato, e, raccontano, era molto devoto a San Pio da Pietrelcina.

Il sindaco di San Severo Francesco Miglio conosceva personalmente Vincenzo Carlo Di Gennarofin dalle scuole medie frequentate insieme. “Non ci sono parole – spiega – che si possono esprimere in questo momento, ma solo tristezza, rabbia, forte sgomento per quanto accaduto. Se ne va e ci lascia un bravo ragazzo, un militare professionalmente ineccepibile, che ha sempre messo il dovere davanti a tutto”. I due sindaci hanno annunciato il lutto cittadino in occasione del funerale.

E attorno al maresciallo si stringe in abbraccio commosso tutta l’Arma. “Una vita umana – scrive su facebook il Comando generale – vale il mondo intero. E così il maresciallo maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro, morendo in servizio nella piazza di Cagnano Varano, il paese dove lavorava presso la locale Stazione Carabinieri, è un mondo che scompare”.

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