Due mamme si buttano dalla scogliera con i 6 figli adottivi: omicidio-suicidio


Sembrava un tragico incidente, in realtà è stato un drammatico omicidio-suicidio. Questo quanto accertato da un’inchiesta durata un anno su quanto accaduto a Mendocino, in California, dove due donne di 38 anni hanno drogato i loro figli di età compresa tra i 12 ai 19 anni per poi lanciarsi dalla scogliera a bordo di un Suv.

Era il 31 marzo 2018 quando la polizia ha ritrovato, appunto, i corpi di sei bambini e due donne in un precipizio. Si era pensato dapprima alla tragica fatalità. Poi un altro sospetto, ancora più inquietante, si è fatto strada tra gli inquirenti. Secondo gli investigatori, infatti, gettarsi nel vuoto sarebbe stato un gesto deliberato. A spingere le due madri alla brutale decisione sarebbe stata la visita dei servizi sociali, pare con l’intenzione di togliere loro la potestà sui figli. (Continua a leggere dopo la foto)



I corpi di Jennifer Hart, Sarah Hart, Abigail Hart, Jeremiah Hart e Markis Hart sono stati trovati sulla scena dello schianto. I corpi di Sienna Hart, Hannah Hart e Devonte Hart non sono mai stati trovati, ma la polizia ha detto di ritenere che siano morti nello scontro. Markis Hart aveva l’equivalente di 19 dosi di Benadryl, un farmaco antistaminico impiegato nel trattamento delle dermatiti e delle reazioni allergiche, in circolo così come gli altri bambini, secondo le prove presentate al momento dell’inchiesta. (Continua a leggere dopo la foto)






Anche Sarah Hart aveva assunto 42 dosi di Benadryl, mentre Jennifer era totalmente ubriaca al momento dello schianto. Non solo, nella cronologia sul web del cellulare di Sarah, sono state ritrovate ricerche, quali: “Ci vuole tanto per morire di ipotermia nell’acqua mentre si annega in una macchina?”, “La morte per annegamento è relativamente indolore?” e “500mg di Benadryl possono uccidere una donna di 120 libbre?”. Infine, secondo quanto riportato dagli investigatori locali, l’omicidio-suicidio sarebbe stato causato da una visita da parte dei servizi sociali. (Continua a leggere dopo le foto)



 

Le due donne erano state segnalate più volte per abusi sui minori. Una coppia di vicini della famigli, Briue e Dana Dekalb avevano dichiarato che, diverse volte, i ragazzi si erano rifugiati a casa loro, in modo da scappare dai maltrattamenti e dalle privazioni di cibo che erano costretti a subire. Questa tesi era stata avvalorata anche dal fatto che, nel 2011, una delle due mamme, Sarah, era stata dichiarata colpevole, dal Tribunale del Minnesote, di aver picchiato una delle figlie.

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