Con la sindrome di Down, veniva esclusa dalle lezioni di nuoto. Ora è una campionessa


Questa è una ragazza ‘tosta’. Una ragazza che si è impegnata, ha combattuto il pregiudizio, non si è lasciata abbattere e convincere che non ce l’avrebbe potuta fare. E alla fine ha realizzato il suo sogno, quello cioè di diventare una nuotatrice. Si chiama Shauna Hogan, ha 26 anni ed è di Liverpool, nel Meseyside. Shauna è nata con la sindrome di Down ma questo, nonostante il percorso non sia stato proprio sempre in discesa, non le ha impedito di diventare una campionessa nello sport di cui si è innamorata quando era una ragazzina che frequentava le scuole medie.

Proprio lì ha capito di avere una grande passione per il nuoto, ma contemporaneamente ha anche scoperto quanto possono essere ‘piccole’ e insensibili certe persone. A quanto pare, infatti, la sua professoressa aveva infatti deciso di escluderla dalle lezioni di nuoto perché convinta che non fosse in grado di raggiungere gli stessi risultati dei suoi compagni di classe. (Continua dopo la foto)



Esclusa, bannata dalle lezioni. Un provvedimento che ha comprensibilmente fatto indignare la madre di Shauna, Margaret. Sono passati anni, ma la donna, oggi 64enne, non ha certo dimenticato quel momento. “Shauna è stata l’unica a essere stata esclusa – ha raccontato Margaret al Sun -, mi hanno detto che era un rischio per la sua salute e per la sua sicurezza ma era evidente che fosse una nuotatrice molto brava”. (Continua dopo la foto)






Margaret si è vista costretta a pagare delle lezioni private per trasformare in realtà il desiderio della figlia che poi, con il passare del tempo e grazie a quei corsi a pagamento, è diventata sempre più brava. Molto di più dei suoi coetanei, dal momento che oggi è una vera e propria campionessa che gareggerà nel team Special Olympics, rappresentando la Gran Bretagna. (Continua dopo la foto)



 


Inoltre Shauna parteciperà ai Giochi Olimpici estivi speciali del 2021. “Siamo così incredibilmente orgogliosi di lei e di tutti i risultati che ha raggiunto. In un certo senso dovrei ringraziare quell’insegnante perché se non l’avesse esclusa dalle lezioni di nuoto non avremmo insistito e Shauna non sarebbe arrivata dove è ora”, ha detto ancora la mamma. Lei ha sempre creduto in Shauna e ha lottato per dimostrare che anche i bambini affetti dalla sindrome di Down possono ottenere tutto ciò che vogliono. Basta solo dar loro un’opportunità.

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