12enne muore a casa della nonna. Aveva mangiato una cosa trovata sul tavolo


Morire a 12 anni per una medicina. Kaitlin Clegg, di Burnley, è morta a casa della nonna dopo aver preso un enorme ammontare di antidolorifico a base di oppio che era stato lasciato sul tavolo accanto al caffè. Una notizia tristissima che ha sconvolto tutti. La piccola aveva sofferto di appendicite e asma nei mesi precedenti alla sua morte. Dopo aver preso quell’antidolorifico, è morta nel sonno. Era il 13 settembre del 2017 e la bimba era uscita un po’ prima da scuola perché non si sentiva molto bene.

Sua nonna, Margarte Cook, in quel periodo prendeva un farmaco a base di tramadolo così come il padre Jason Clegg e la madre Kelly Canovan. Ma all’inizio, subito dopo la morte di Kaitlin, non si era capito che la bimba fosse morta per via di quel farmaco. Dopo alcuni indagini, è emerso che la bimba avesse preso il farmaco della nonna che era stato lasciato sul tavolo accanto all’ibuprofene e al paracetamolo che il medico aveva prescritto per la bimba. Continua a leggere dopo la foto



L’avvocato ha detto: “La bimba aveva dolore così ha preso la medicina nella speranza di sentirsi meglio, ma ha confuso le medicine e ha preso quella della nonna”. I genitori della piccola, quando hanno scoperto la verità, sono rimasti senza parole. E la nonna, ovviamente, è rimasta traumatizzata perché si è sentita responsabile per quanto accaduto alla sua adorata nipotina. Il pediatra patologo Melanie Newbould, che ha condotto gli esami dopo la morte, ha evidenziato la presenza di alte concentrazione di tramadolo nel sangue della bambina. Continua a leggere dopo la foto






È stato proprio il tramadolo della nonna a ucciderla. La dottoressa ha spiegato: “Di solito all’età di Kaitlin i bambini muoiono per sepsi o per infezioni virali come la meningite ma non c’era evidenza di nessuna di queste cose, nel suo corpo non c’erano segni di malattie serie. Mentre l’esame tossicologico ha prodotto risultati positivi: nel sangue c’erano tracce di ibuprofene e di paracetamolo e un’altissima concentrazione di tramadolo”. Continua a leggere dopo la foto



 

“Non possiamo sapere con esattezza quante pasticche abbia preso, ma di sicuro erano tante visto che la concentrazione era davvero elevata”. Secondo la mamma, la bimba ha preso di proposito quel farmaco: “Vedeva tutti noi prenderlo quando stavamo male e, forse, visto che non si sentiva bene, ha deciso di prenderlo anche lei nella speranza di sentirsi meglio”. Una storia drammatica che deve far pensare e deve farci ricordare che i farmaci vanno tenuti alla larga dai bambini.

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