Ucciso il primo giorno di lavoro. Francesco, investito dall’auto pirata


Stava posizionando dei cartelli di segnaletica in un cantiere lungo il raccordo anulare, all’altezza dello svincolo per la Roma-Napoli, quando per cause in corso di accertamento una vettura ad alta velocità lo ha investito uccidendolo all’istante. Francesco Florio, 50 anni, residente ad Acuto, in provincia di Frosinone, era al suo primo giorno di lavoro.

L’operaio era stato assunto proprio nei giorni scorsi da una ditta di San Cesareo che si occupa di lavori sulle grosse arterie stradali. L’autista “pirata” ha proseguito la sua corsa ma è stato prontamente inseguito da una volante della Polizia Stradale che lo ha raggiunto e fermato. (Continua a leggere dopo la foto)



Secondo quanto riportato dai quotidiani locali l’incidente è avvenuto intorno alle 23:30, quando l’automobile è piombata a velocità sostenuta all’interno del cantiere e ha centrato in pieno lo sfortunato operaio ciociaro. Come detto, l’uomo alla guida del mezzo è poi fuggito, ma poco dopo è stato rintracciato e fermato dalla Polstrada di Roma. La sua salma è stata portata al Policlinico di Roma Tor Vergata. (Continua a leggere dopo la foto)






Tanti, tantissimi i messaggi arrivati sul profilo Facebook dell’operaio ciociaro, come quello della vicina di casa del 50enne: “Ancora non mi rendo conto… Una cosa così… Sono senza parole.. Era il mio vicino di casa…. E non ho parole… Sempre disponibile ad aiutare chiunque… Aiutò perfino il mio compagno a spalare la neve lo scorso anno vicino casa quando nevicò”. Anche la nipote ha voluto dare un ultimo saluto allo zio lasciando un dolce messaggio sui social: “Non ci sono parole ai lasciato un vuoto enorme nel mio cuore mi mancherai tanto zio Franco”. (Continua a leggere dopo la foto)



 

Francesco Florio, che amava molto la sua famiglia, lascia la moglie e un figlio. La salma è stata trasferita nell’obitorio dell’ospedale di Tor Vergata a disposizione dell’Autorità giudiziaria. L’uomo fermato dalla polizia poco dopo il terribile schianto si sarebbe giustificando dicendo di non aver visto il cantiere e di non essersi accorto di niente.

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