Muore la figlia di 12 anni. Mamma e papà decidono di lasciarla andare così


Sembrava stesse dormendo, con gli occhi chiusi sdraiata sul suo letto, addosso il vestito che le era sempre piaciuto tanto e dei fiori tra i capelli. Nella stanza, la sua musica preferita in sottofondo, come a cullarla in quel momento dolce. Lei, però, non si era affatto appisolata. La realtà, purtroppo, era molto diversa e drammatica. La piccola Daisy Nimmo, infatti, era morta all’improvviso all’età di soli 12 anni. Per volontà degli stessi genitori, infatti, la piccola Daisy ha trascorso nella casa di famiglia  una intera settimana dopo la sua morte dovuta a complicanze causate dalla cosiddetta sindrome di Costello, una malattia genetica rarissima che colpisce i bambini.

La piccola era deceduta in ospedale ma subito dopo la mamma e il papà hanno deciso di portarla a casa, a Wimbledon, nel sud-ovest di Londra, dove è rimasta per un’altra  settimana prima dell’addio definitivo. Un momento voluto fortemente proprio dai due genitori e dai fratelli della piccola, che lo consideravano importante per riuscire a elaborare un lutto così grande. (Continua a leggere dopo la foto)



“Sembrava si fosse appena addormentata”, ha dichiarato la madre Stephanie ricordando quei momenti drammatici. Poi ha aggiunto: “È stato bello essere in grado di sentirsi come se fosse ancora con noi. Così ora la ricorderemo invece che sdraiata in un anonimo e freddo lettino di obitorio”. Per tenere il corpo in casa ed evitare la decomposizione è stato necessario installare un materasso speciale freddo e controllare la temperatura della stanza. “Quando Daisy è tornata a casa, aveva la camicia da notte, le abbiamo messo il piumone addosso e le abbiamo sistemato i giocattoli”, ha ricordato ancora la donna. (Continua a leggere dopo le foto)








 

“Abbiamo messo la sua musica preferita, la colonna sonora di Frozen, abbiamo acceso delle candele accese e i miei figli e io siamo semplicemente entrati e usciti dalla sua stanza. Era come se stesse dormendo. Ma io continuavo a pensare che si sarebbe svegliata e avrebbe detto: vattene!” ha concluso la donna. “La gente potrebbe dire che è davvero strano ma a noi sembrava la cosa più naturale del mondo. Sentivo che l’avevo portata via da un ambiente medico e lei era solo la mia bambina nascosta nel letto”.

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