Con il trapianto salva la vita alla sorellina: “Ora saranno legate per sempre”


Alessia ha 5 anni ed è una bambina che combatte la leucemia da quando ne aveva 3. Arianna è la sorellina maggiore che di anni ne ha 8 e che le donerà le sue cellule staminali: è compatibile al 100%. Alessia e Arianna sono di Catania ed è il loro papà a raccontare al sito Today, che pubblica anche la foto, il gesto che le terrà legate per tutta la vita. In un primo momento la figlia più piccola ha ricevuto le prime cure mediche presso l’ospedale della sua città e tutto sembrava potersi risolvere in maniera positiva, ma poi la malattia si è ripresentata all’improvviso.

Quindi la partenza per l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, centro specializzato di fama europea, per quel trapianto di midollo osseo che è l’unica possibilità per continuare a vivere. Ma prima di poter procedere, la malattia deve essere debellata. “Siamo qui a Roma da nove mesi – racconta il papà delle sorelline a Today – Nove mesi tra chemio e immunoterapia per riportare in remissione la piccola che adesso ha bisogno del trapianto di midollo che la farà rinascere per la seconda volta”. (Continua dopo la foto)



Come detto, sarà la sorellina a donare ad Alessia le sue cellule staminali: un trapianto tra sorelline. In questi casi a volte è possibile trovare un donatore “compatibile” in ambito familiare ma non è così semplice: la probabilità di esserlo tra fratelli e sorelle è solo del 25%. Arianna, invece, è compatibile al 100%. Il trapianto è già stato programmato: è previsto per il prossimo 5 aprile, come dice sempre papà Salvatore al sito. (Continua dopo la foto)






“Ad Arianna abbiamo spiegato tutto con tatto e delicatezza. Ha le sue paure, perché è una bimba anche lei, ma è felicissima di poter salvare la vita alla sua sorellina”, ha detto ancora il papà al sito. Il trapianto di midollo osseo avviene in due fasi distinte. Nella prima il paziente viene sottoposto a chemioterapia e/o radioterapia con lo scopo di distruggere le cellule midollari del paziente stesso. (Continua dopo la foto)



 


La seconda fase del trapianto consiste invece nel somministrare al paziente, mediante trasfusione, il midollo osseo prelevato dal donatore. Le cellule staminali emopoietiche riescono a trovare da sole la strada per inserirsi al posto che compete loro e iniziare a produrre i globuli bianchi, i globuli rossi e le piastrine che iniziano a comparire nel circolo sanguigno dopo circa due settimane dal trapianto.

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