Mario Feltrin aveva scoperto di avere un tumore al pancreas ormai in stato terminale. Le cure per provare a debellarlo sarebbero state intense e dolorose, senza garantirgli nemmeno la certezza di riuscire a sopravvivere e allora, a quel punto, Mario Feltrin trevigiano doc ha deciso di vivere a pieno gli ultimi giorni che gli rimanevano accettando solo le cure palliative e chiamando a raccolta tutti gli amici di una vita.
Come riportato da “Il Gazzettino di Treviso”, prima di spegnersi all’età di 66 anni Mario Feltrin ha telefonato agli amici che avevano vissuto insieme a lui i momenti più significativi della sua esistenza, ha spiegato loro di stare per morire e di voler incontrarli un’ultima volta prima della dipartita. In tantissimi hanno accettato, commossi per il suo invito e sono andati a trovarlo nella sua casa di Tarzo per parlargli un’ultima volta. Avvocato per professione, Mario Feltrin era anche un grande amante dello sport. La vela e le arrampicate erano le sue passioni più grandi. Continua dopo la foto
Aveva giocato e allenato le squadre giovanili di rugby e poteva vantare anche una piccola esperienza nel mondo dell’insegnamento che l’aveva portato in cattedra al Cfp di Lancenigo. Figlio dell’ex sindaco di Oderzo, Pietro Feltrin, non si è mai fatto intimidire dalla malattia e l’ha affrontata con il sorriso dando sempre la precedenza ai valori fondamentali della vita e all’importanza delle relazioni umane. Continua dopo la foto
Una folla enorme si è riversata in chiesa per assistere ai suoi funerali dove tanti amici e conoscenti, chiamati da Mario Feltrin prima di morire, hanno voluto dedicargli un ultimo pensiero e un messaggio di vicinanza. Un uomo dal cuore grande che ha lasciato un ricordo indelebile nelle tantissime persone incontrate in vita. «Io sono sereno – sarebbero state le sue ultime parole – Siamo fortunati quando abbiamo tanti amici intorno». Continua dopo la foto
Il tumore al pancreas ad oggi non ha purtroppo una prognosi buona; questa scarsa percentuale di sopravvivenza è dovuta in gran parte al fatto che nelle fasi iniziali non si manifesta con sintomi eclatanti, condizione che porta a un ritardo della diagnosi (che spesso viene formulata quando ormai le metastasi si sono ormai diffuse nell’organismo).
Fino a pochi anni fa la sopravvivenza media dal momento della diagnosi di tumore al pancreas era attorno ai 3-6 mesi ed una sopravvivenza di 5 anni era riscontrata in meno del 5% dei casi; ad oggi è stato fatto qualche passo in avanti, siamo attorno al 9% dei pazienti, anche se purtroppo ben lontani dai traguardi raggiunti per altre forme tumorali.
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Ultima modifica il 13-03-2019 alle ore 07:54/