Botte e sigarette spente addosso, genitori orchi lasciano morire di fame la piccola di 2 anni


Nahiara non ce l’ha fatta. Quando l’ambulanza ha varcato la porta del pronto soccorso le speranze erano ridotte all’osso. Una storia terribile che viene da Paraná, città dell’Argentina, capoluogo della provincia di Entre Ríos dove la piccola viveva, e tocca da vicino il cuore. Ha sofferto tanto Nahiara, uccisa a 2 anni da chi l’avrebbe dovuto amare sopra ogni altra cosa. Quando è entrata in ospedale perdeva sangue dal naso: aveva una frattura al setto nasale e diverse altre in tutto il corpo, coperto da segni di bruciatura compatibili con quelli di una sigaretta. I medici hanno provato a salvarla gettando il cuore oltre l’ostacolo ma Nahiara, piccolo angelo, si è arresa vittima di pesantissime percosse e sevizie da Nahiara viveva col padre ,il 28enne Miguel Angel Cristo e la matrigna .

È stato proprio l’uomo a chiamare i soccorsi raccontando che la figlia aveva subito gravi ferite per una caduta. Quando i paramedici sono arrivati sul posto, hanno capito subito che le condizioni della piccola erano gravi e, dopo averla trasportata in un vicino centro medico, l’hanno trasferita d’urgenza in un più attrezzato ospedale pediatrico dove è stata ricoverata in terapia intensiva. Continua dopo la foto



Per Nahiara però troppo gravi erano le ferite inflitte ed è morta lo stesso giorno del ricovero. Dopo una breve indagine penale, i magistrati hanno ordinato l’immediato arresto del padre e della matrigna con la pesantissima accusa di omicidio aggravato. “Le immagini presentate nel rapporto dell’autopsia mostrano con chiarezza cristallina la tortura che la piccola ha dovuto subire” ha dichiarato i Procuratore locale , aggiungendo: “La relazione preliminare ha rivelato che aveva bruciature di sigaretta”. Continua dopo la foto






Poi continua: “E segni di percosse su tutto il corpo oltre ad un avanzato stato di malnutrizione che l’hanno portata ad avere gravi danni agli organi interni e alla morte”. I due genitori ora si accusano a vicenda di quanto accaduto. Lui ha detto di essere vittima dei ricatti della famiglia della donna che lo avrebbe minacciato mentre lei lo ha accusato di essere un violento che la picchiava. Continua dopo la foto



 


Una storia, quella di Nahiara, che ricorda quella di Bianca Godoy, una bambina di quattro anni, la settimana scorsa è morta a Canuelas, nella provincia di Buenos Aires. Sulla sua morte erano emersi subito dei dubbi: concretizzati dall’autopsia effettuata sul corpicino della piccola: Bianca Godoy era vittima di abusi sessuali e continue torture. Secondo i medici Bianca Godoy è morta dopo aver ricevuto un forte colpo alla testa, forse mentre stava mangiando. Ciò avrebbe portato al soffocamento e all’arresto cardiaco.

La madre della bambina, Viviana Roldan, e il compagno Federico Espinosa, hanno detto che la bimba si era sentita male in piscina ma i medici hanno subito notato che sul suo corpicino c’erano numerosi segni di violenza e ciò ha portato all’arresto della coppia. Entrambi, attualmente detenuti in carcere, secondo quanto riportato dai media locali non hanno voluto parlare di quanto accaduto.

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