Sonia muore a 49 anni, lo stesso giorno del figlio perso 12 anni fa. Cosa è successo


Il destino ha un suo modo di agire. Beffardo, atroce, con quell’ironia feroce che gela il sangue nelle vene. Così è stato per Sonia Muraro, morta nello stesso giorno del figlioletto volato via 12 anni prima a soli 8 mesi. Sonia Muraro, 49 anni, di Sant’Elena (Padova), infermiera del pronto soccorso dell’ospedale Madre Teresa di Monselice. Sonia Muraro da qualche tempo viveva con il compagno Loris a Monselice. Domenica 20 gennaio dopo essere tornata dal lavoro, si era messa a letto, accusando un malore, un problema cardiaco. Nella notte, il peggioramento.

Sono stati propri i colleghi di Sonia a rianimarla e ad accompagnare l’infermiera in Terapia Intensiva. Purtroppo però la 49enne non si è mai ripresa. Una situazione che è precipitata ieri pomeriggio, quando il cuore ha smesso di battere per sempre. La mattina di Sabato 27 gennaio 2007, Sonia ha vissuto il dramma peggiore per ogni madre. Ha appena dato il biberon di latte al bambino, Filippo. (Continua dopo la foto)



Ma, terminato il pasto, si accorge di qualcosa di strano. Il bimbo si agita, è in preda alle convulsioni. La madre lo colpisce alla schiena per liberargli le vie respiratorie, convinta che siano ostruite dal latte. Sonia prova con le tecniche di rianimazione cardiopolmonare che conosce bene. Ma Filippo non si riprende. Nel frattempo la mamma di Sonia, Alessandra, chiama l’ambulanza. (Continua dopo la foto)






Il personale del Suem 118 arriva in pochi minuti, ma può solo constatare che il cuoricino di Filippo si è già fermato. Una morte inspiegabile. Non si trattò di un rigurgito come confermato dall’autopsia. Fino a 5 minuti prima, Filippo era un bambino sano e forte, poi la crisi fatale. L’infarto resta una delle prime cause di morte in Italia. Il sintomo più caratteristico dell’infarto è il dolore, che può restare localizzato e limitato al torace o irradiarsi alle spalle e alle braccia (più comunemente il sinistro), al collo, alla mandibola, ai denti, al dorso. (Continua dopo la foto)



 


Il dolore può assumere la caratteristica di oppressione toracica (come una morsa stretta intorno al torace o come un peso che schiaccia il torace) o di mal di stomaco, come per un’indigestione. Il dolore può essere violento; dura in genere 20 minuti o più; può essere parzialmente e temporaneamente alleviato dal riposo o dall’assunzione di nitroglicerina sublinguale. (Continua dopo la foto) Il dolore può non essere presente o essere trascurabile negli anziani, nelle persone con diabete e nelle donne. L’infarto può dar segno di sé anche con altri sintomi: affanno improvviso (dispnea), sudorazione fredda, nausea e vomito, svenimento, vertigini improvvise, stato d’ansia, debolezza marcata e improvvisa (astenia). È importante ricordare che l’infarto rappresenta un’emergenza. Nel caso di Sonia Muraro purtroppo, non è servito.

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