Brasile, torturata e uccisa dai suoceri: il motivo è davvero sconcertante


Per oltre un mese, di lei, non si è saputo più niente. Poi, in Brasile,dopo oltre trenta giorni di disperati appelli, il corpo privo di vita è stato ritrovato e alla fine, dopo complesse indagini, la verità è stata svelata: una donna, madre di due bambini, è stata rapita, torturata e uccisa dai suoi suoceri, che volevano ottenere a tutti i costi la custodia legale dei nipotini.

La drammatica storia arriva da un piccolo paese in Brasile, nei pressi di San Paolo, ed è raccontata da O Globo: Marcia Martins Miranda, 41enne assistente sociale scomparsa lo scorso 2 ottobre, è stata ritrovata morta il 5 novembre in una casa di un sobborgo della capitale paulista, Barrio Rio Pequeno. La polizia ha avviato subito indagini per omicidio ed è riuscita a risalire ai responsabili, i suoceri della donna, che con la scusa di farla vedere una nuova casa l’avevano caricata in auto e portata nell’edificio dove sono avvenute le torture e l’omicidio. Il caso ha scosso il Brasile. (Continua dopo la foto)



Gli inquirenti, comunque, sospettano che la donna sia stata sepolta mentre era ancora in vita, seppur agonizzante. Mario Sergio Oliveira Pinto, il poliziotto che dirige le indagini, ha fatto sapere di aver arrestato i suoceri di Marcia, Fernando de Oliveira e Maria Izilda, con l’accusa di omicidio premeditato. I due anziani coniugi, infatti, erano ossessionati dai nipoti e, dopo la separazione del figlio, avevano deciso di farla pagare alla nuora. (Continua dopo la foto)






«Volevano a tutti i costi crescere i nipoti come fossero i loro figli, per farlo sono arrivati a tanto», ha spiegato il detective che ha coordinato le indagini. L’ex marito di Marcia, figlio dei due assassini e padre dei due bambini, non è invece coinvolto nel caso: non sapeva nulla del diabolico piano dei genitori. Un caso orribile che tocca, come detto, profondamente il Brasile e sottolinea ancora una volta il problema della violenza sulle donne. (Continua dopo la foto)



 


In Italia nei primi nove mesi del 2018, il numero delle donne uccise è calato solo di 3 unità (dai 97 casi dello stesso periodo del 2017 a 94), ma – spiega la polizia – solo in 32 casi si può propriamente parlare di femminicidio, i casi cioè in cui una donna viene uccisa in ragione del proprio genere. In tutto, nel 2016, sono state uccise 149 donne e nel 2017 il numero si è fermato a 123.

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