Tumore al cervello, la piccola Lucy muore a 11 anni: lo strazio del padre


Un tumore celebrale. Nessuna speranza e il destino che, dopo la moglie e un figlioletta che visse appena 14 ore, si prende anche la piccola Lucy di 6 anni. Così il padre ha deciso di ricordarla con un lettera aperta che sta facendo il giro del mondo:“Lucy, quando sei nata quasi 11 anni fa, io e la mamma abbiamo scelto il tuo nome, sapendo che il significato era luce. La tua luce è sempre stata molto luminosa tesoro mio. Avendo assistito alla mamma e a tua sorella Ruby esalare gli ultimi respiri sei anni fa – prosegue nel post – è stato traumatico ancora una volta dover assistere a fare lo stesso, anche se con quasi 16 mesi di preavviso. Ma per quanto sia stata dolorosa questa esperienza, non avrei scelto di essere da nessun’altra parte in questo periodo senza la mia splendida bambina. Eri una figlia da sogno, la perfezione assoluta. Eri buona come l’oro, così premurosa, bellissima e con il cuore più puro. Devi averlo preso dalla tua mamma”. (Continua dopo la foto)



“Sei stata la figlia migliore – scrive ancora – non ho mai sentito una brutta parola su di te e tu mi hai reso così orgoglioso di essere il tuo papà. Non ti sei mai lamentata di nulla durante il tuo trattamento e mi hai stupito con la tua forza, il tuo coraggio e la tua grazia. Eri bella dentro e fuori, e mi manchera il tuo sorriso raggiante, il tuo fantastico senso dell’umorismo e la tua anima sensibile perfetta. Il mondo è un posto molto peggiore senza di te e spero che mamma e Ruby si stiano prendendo cura di te ora”. (Continua dopo la foto)






“Ti voglio bene lucy lu lu – conclude – e ho amato tutto di te. Mi dispiace di non aver potuto impedire a questa malattia di prendere la tua vita. Non smetterò mai di amarti. Se avessi la possibilità di fare tutto di nuovo senza riuscire a cambiare il risultato, a partire da quando sei nata, non esitere, perché tu eri la perfezione. Mi mancherà la mia bellissima principessa. Dormi stretto angelo mio. Ti voglio tanto bene. Papà”. (Continua dopo la foto)



 


Le manifestazioni di un tumore cerebrale dipendono soprattutto dalla sua localizzazione e dalle dimensioni della massa. Poiché ogni zona è responsabile di una funzione specifica, sarà quella stessa funzione a essere più o meno compromessa, con una grande varietà di sintomi. Per esempio, le neoplasie del lobo frontale sono caratterizzate da una grande debolezza e incapacità di muovere una parte del corpo, disturbi dell’umore e confusione.
I tumori del lobo parietale, invece, si manifestano genericamente con convulsioni, paralisi, impossibilità a compiere movimenti complessi come scrivere o manipolare un oggetto.

Quelli che partono dal lobo occipitale provocano disturbi visivi fino alla cecità, allucinazioni e convulsioni, mentre le neoplasie che interessano il lobo temporale si manifestano con disturbi dell’equilibrio e del senso dello spazio, incapacità a comprendere e svolgere comandi molto semplici, convulsioni e difficoltà o impossibilità di parlare. Se il tumore colpisce il cervelletto, il malato ha molte difficoltà a mantenere l’equilibrio e a coordinare i movimenti, soffre di forti cefalee, nausea e vomito.

I tumori dell’ipotalamo provocano disturbi emotivi e della percezione del freddo e del caldo; se il malato è un bambino ritardano la crescita e interferiscono con l’appetito e la nutrizione.
In generale, e con l’eccezione delle malattie del cervelletto, se una neoplasia colpisce una parte del cervello (per esempio la sinistra) il sintomo si manifesta nella parte opposta (la destra). Questo è dovuto al fatto che ogni emisfero cerebrale governa la parte controlaterale del corpo

Dietro le quinte del potere Business.it

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