Getta candeggina sulle parti intime dei maschi. Anna, il terrore della metropolitana. La ragione di questa follia


Già di per sé la comodità sui mezzi pubblici è a tratti utopistica, per di più spesso e volentieri gli uomini – per cause ‘naturali’ – sono costretti a viaggiare con le gambe più aperte rispetto alle donne. Ciò comporta che il genere ‘alpha’ invade la zona di comfort del proprio vicino di posto. Una situazione analoga in tutto il mondo. Ma in Russia, nelle ultime ore, qualcuno si è stancato e ha deciso di dire stop a questa ‘usanza’: una femminista russa, Anna Dovgalyuk, ventenne e attivista sociale, ha dato il via a un’iniziativa per mettere fine al cosiddetto fenomeno del manspreading. La donna è diventata popolare dopo aver girato e diffuso un video in cui si vede che lancia un liquido simile all’acqua (con candeggina, ndr.) sull’inguine di alcuni uomini, in metro. (Continua a leggere dopo la foto)



Ma cosa è il manspreading? La pratica in questione, messa in atto dagli uomini, consiste nell’allargare le gambe mentre si è su un mezzo pubblico occupando più di un posto.Secondo l’attivista russa si tratta di una vera e propria ‘aggressione di genere’. Quello che sottolinea la ventenne è che il suo paese non sta facendo niente per contrastare il problema. Così l’attivista ha iniziato a colpire proprio quegli uomini che stavano per allargare le gambe in metro. (Continua a leggere dopo la foto)






Come si vede in un video pubblicato sui social, la femminista e attivista sociale russa getta sull’inguine degli uomini in metro un mix in cui c’era un’altissima concentrazione di candeggina: “Questa soluzione è trenta volte più concentrata della miscela usata dalle massaie quando fanno il bucato. Mangia i colori del tessuto in pochi minuti, lasciando macchie indelebili”, ha detto la stessa Anna nel video che ha pubblicato su YouTube e che presto è diventato virale in tutto il mondo. Anna ha dichiarato che nessuna delle sue vittime sulla metro l’ha citata in giudizio, per ora: “Non penso che la gente andrà alla polizia a denunciarmi per una macchia sui jeans”, ha dichiarato. (Continua a leggere dopo la foto)




 

Ma non è il primo episodio di protesta di cui Anna Dovgalyuk si rende protagonista. La ragazza era già stata notata quando era apparsa in pubblico in biancheria intima. In quel caso la protesta era contro il fenomeno dell’upskirting, cioè il fotografare o filmare le parti intime di una donna da sotto la gonna in pubblico, ovviamente senza il suo consenso.

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