Stroncata dal cancro, Anna lascia un figlio di 13 anni: non si è mai arresa


Lutto in città e in particolare al tribunale di Lucca per la prematura scomparsa di Anna Niccolini, da anni funzionario del Cisia, Coordinamenti Interdistrettuali per i Sistemi Informativi Automatizzati, al palazzo di giustizia. Si è spenta a 47 anni dopo aver lottato per molto tempo con grande coraggio e determinazione contro un male che purtroppo non le ha lasciato scampo. Lascia nel dolore il marito Fabio Pellegrini e un figlio.
Profondo cordoglio e dolore da parte del personale del palazzo di giustizia e della procura di Lucca, dove Anna Niccolini era molto conosciuta e apprezzata.

“Era una persona gentile e professionale – ricorda una collega – Possono sembrare parole di circostanza ma non nel caso di Anna: era veramente una persona capace, preparata e sempre disponibile. Da circa nove anni lottava contro una brutta malattia, ma ha cercato di rimanere in servizio finché le è stato possibile. È stata per tutti un grande esempio di volontà e attaccamento al lavoro”. (Continua dopo la foto)



La sua scomparsa ha suscitato grande commozione, anche perché tutti erano a conoscenza della sua battaglia che andava avanti da anni. Diplomata allo scientifico Vallisneri, aveva frequentato l’ateneo pisano e poi era entrata al ministero dove si occupava della gestione dei software utilizzati nell’ambito della giustizia. I colleghi del tribunale stanno ora pensando di creare un’iniziativa per tenere vivo il ricordo di Anna Niccolini e della persona che è stata. (Continua dopo la foto)






I funerali sono stati celebrati ieri nella chiesa di Tempagnano, il paese dove abitava. La morte di Anna Niccolini è arrivata a poche ore di distanza da quella di Lorenzo Farinelli, il medico 34enne affetto da Linfoma non-Hodgkin a grandi cellule di tipo B, che aveva commosso il web. Il suo appello sui social per raccogliere la somma necessaria ad andare in Usa per sottoporsi ad una terapia sperimentale con buone probabilità di successo era diventato virale e aveva permesso di raccogliere in pochi giorni la somma necessaria, 500 mila euro, e poi di superarla. (Continua dopo la foto)



 


«Non è finita finché non è finita. Non voglio morire» aveva detto. Per lui si era mobilitata tutta la città, ma anche vip che avevano rilanciato il suo appello ed erano giunte donazioni da tutte Italia sulla piattaforma gofundme.com. Lorenzo Farinelli è morto a casa sua, in mattinata era stato dimesso dall’ospedale dopo che era stata interrotta la chemioterapia in preparazione del viaggio negli Usa.

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